Un’emergenza nazionale, questo è quello che dimostrano i numeri relativi alla violenza sulle donne nel corso del 2024. Numeri che fanno paura, che testimoniano una tendenza impressionante nonostante la sempre più pressante azione di sensibilizzazione: sono in totale 51 le vittime di femminicidio nel 2024, uccise dal partner o dall’ex partner; quasi 3mila le violenze sessuali nel primo semestre dell’anno; e 700 i casi di condivisione non consensuale di immagini e video intimi (il cosiddetto revenge porn). A questo quadro terribile, si aggiungono le ben 33mila chiamate al numero anti violenza 1522.
Dati, che corrispondono a storie, volti, vite spezzate e dove, nell’87,9% dei casi, la vittima è una donna. Dati che mettono in evidenza una vera e propria piaga sociale verso la quale tanto è stato fatto, ma ancora tanto c’è da fare. Per dare ascolto, supporto, protezione. Per sensibilizzare, aiutare con decisione.
Perché è importante ricordare che la violenza ha tante facce, tante espressioni, molte delle quali non sono visibili ma rimangono celate nell’animo delle donne che le subiscono, portandole a sentirsi in colpa, inadeguate, sole. La violenza è sì fisica, ma anche verbale, psicologica ed economica.
Ecco perché il 25 novembre non rappresenta solo la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, ma diventa anche un momento per riflettere ancora una volta sull’importanza della parità di diritti, nonché sulla situazione di sofferenza e marginalità che molte donne vivono ancora oggi nel mondo.
Una tematica nei confronti della quale la cooperativa Proges pone da sempre grande attenzione, portando avanti diverse iniziative e attività. Proprio per questo, anche quest’anno ha deciso di fornire il proprio contributo concreto e sostegno al Centro Anti Violenza di Parma, realtà che da anni è divenuta punto di riferimento per donne in difficoltà, rifugio, luogo di ascolto, nonché possibilità di rinascita.
L’obiettivo: supportare le donne nella società, tutelare la loro libertà di scelta e i loro diritti, secondo la cultura della non-violenza.
CM