Nella splendida cornice di parco San Salvi l’RSA Le Civette apre le “ali” della struttura per accogliere tutti i cittadini e le cittadine di Firenze desiderosi di scoprire le opere dell’artista, nonché ospite della residenza assistenziale, Fabio Cecconi.
Sabato 28 settembre è stata inaugurata al piano terra della RSA e, in sede dislocata, al centro di attività riabilitative La Tinaia, una mostra che ripercorre il percorso artistico di Fabio Cecconi, fiorentino che all’arte del disegno e della pittura ha dedicato una vita intera.
Dal semplice utilizzo di una biro al più complesso uso di acrilici, china e acquarelli, l’artista riesce a imprimere su tela e fogli di carta il realismo astratto di donne e di santi, storie e scene di antiche battaglie, treni di morte diretti a Dachau e, particolarmente sentiti da Fabio, i Cristi dei lavoratori.
“Ho sempre vissuto nel disegno. Ho disegnato soprattutto per chi mette a rischio la propria vita mentre lavora, come ad esempio i manovali che contribuirono a costruire la Tour Eiffel o l’Empire State Building, oppure i lavoratori del mare. Ma anche scene di battaglia, come quella tra Guelfi e Ghibellini o come quella di Semifonte, un paese tra Firenze e Siena” ci racconta l’artista Fabio Cecconi.
La mostra si snoda in un itinerario di più tappe in un viaggio alla scoperta dell’espressività, dei sentimenti e del genio dell’artista. Si parte dall’atrio principale, le cui pareti ospitano i disegni della giovinezza e si attraversano lunghi corridoi custodi delle opere più moderne; l’excursus artistico si conclude all’interno dell’atelier dell’artista, luogo nel quale lasciarsi catturare dal tratto deciso e delicato delle opere contemporanee di Fabio. Opere che, per volere dell’artista, saranno in seguito donate alla parrocchia di San Gervasio e Protasio.
La mostra, fruibile tutti i giorni dalle 10 alle 17 accedendo dall’ingresso principale della residenza per anziani, si fa portavoce di un’esigenza imprescindibile per la RSA Le Civette, la necessità di creare sempre più occasioni di scambio, confronto e relazione tra gli ospiti della struttura e le varie associazioni, realtà e persone che vivono quotidianamente il quartiere 2 di Firenze.
“Questa mostra ha l’intento di valorizzare l’ospite e allo stesso tempo il lavoro che noi operatori facciamo per i nostri ospiti, oltre al cercare di aprirsi sempre più al territorio, soprattutto dopo i difficili anni dettati dal Covid che abbiamo passato. Era un impegno a cui già avevamo iniziato a tener fede, quello di poter interagire con le varie realtà del quartiere e del territorio, e che ora stiamo cercando di mantenere” dice Sara Panichi, educatrice della RSA Le Civette. FR
