In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, Camst group ha inaugurato, davanti al ristorante self-service Tavolamica Spip a Parma, una panchina rossa, simbolo del femminicidio e del vuoto che ogni donna uccisa lascia all’interno della società.
La panchina rossa è diventata un emblema della lotta alla violenza di genere, oltre che un seme da gettare nella comunità e coltivare con cura. L’obiettivo è quello di diffondere tra tutti i membri della collettività idee di valore, per comprendere l’importanza dell’amore, del rispetto, della libertà e della vita.
All’inaugurazione sono intervenuti Mattia Grillini, vicepresidente di Camst group, Caterina Bonetti, assessora comunale ai Servizi Educativi, con deleghe che includono diritti e pari opportunità, formazione professionale, rapporti con il terzo settore e Ombretta Sarassi, presidente del Comitato Spip.
“Le panchine rosse in luoghi molto frequentati sono un segnale forte: la lotta contro la violenza sulle donne è una priorità che riguarda tutti. Ogni vittima lascia un vuoto che non si può colmare, e il nostro compito è creare spazi sicuri e rispettosi, dove la dignità sia al centro. Sosteniamo con forza iniziative per l’autonomia lavorativa femminile, perché solo con indipendenza e sicurezza si costruisce un futuro migliore. Ogni azione concreta ci avvicina a una società davvero giusta e inclusiva” ha dichiarato Mattia Grillini, vicepresidente di Camst group.
“La panchina rossa rappresenta, nelle nostre città, un presidio fisico e tangibile per sensibilizzare la cittadinanza rispetto alla violenza di genere. Le panchine simboleggiano il bisogno di una società più equa, capace di rispetto, valorizzazione delle differenze, ascolto. Sono una presenza fisica che ci ricorda ogni giorno le donne che hanno perso la vita in un femminicidio, ma anche la necessità di cambiamento, ogni giorno dell’anno, del nostro approccio alle relazioni. Per una città come Parma avere sempre più panchine che ci impongono questa riflessione è un valore aggiunto importante nei percorsi di parità che quotidianamente cerchiamo di valorizzare e portare avanti come amministrazione” ha sottolineato Caterina Bonetti.
Queste iniziative si inseriscono in un insieme di attività e collaborazioni che da anni Camst Group porta avanti per sensibilizzare rispetto al tema del contrasto alla violenza di genere e della valorizzazione delle donne nei vari ambiti della società.
Su 11mila persone che lavorano in Camst group, più dell’80 per cento è rappresentato da donne. Camst porta avanti alcuni progetti in collaborazione con l’associazione nazionale D.i.Re Donne in rete contro la violenza, l’associazione Unione Donne in Italia (UDI) e Legacoop, per inserire tra il personale alcune donne seguite dai centri anti violenza, in modo che possano arrivare a una condizione di maggiore autonomia economica.
Con D.i.Re, rete nazionale composta da 84 organizzazioni che ogni anno affiancano più di 20mila donne, oltre al progetto di inserimento lavorativo, da alcuni anni Camst group porta avanti la distribuzione di “Fuori dalla violenza”, un leaflet informativo che racconta la violenza, le sue forme e come uscirne, che è stato distribuito in formato cartaceo a tutti i dipendenti dell’azienda, mentre per i responsabili dei locali Camst vengono organizzati dei corsi di formazione per fornire loro gli strumenti per supportare chi si trova in difficoltà.