I gruppi appartamento per disabili sono strutture residenziali che offrono attività socio-educative e assistenziali differenziate in base alle caratteristiche individuali e sono rivolte a persone con disabilità medio-lievi.
Nati nei primi anni ’80 come una delle risposte messe in campo alla chiusura dei manicomi, si sono gradualmente evoluti nelle modalità di intervento e negli obiettivi, diventando da luoghi intesi esclusivamente come realtà alloggiative di persone assistite nella quotidianità (cura di sè, lavoro, salute, alimentazione) a luoghi residenziali e assistenziali in cui il benessere psicofisico degli ospiti è inteso nella sua complessità, promuovendo percorsi progettuali di integrazione sociale, attività socializzanti e interazione tra individui, in un’ottica “naturalmente” dinamica e aperta tra ospiti stessi e gruppi, basata sulle diverse necessità individuali e/o emergenti.
Attualmente i gruppi appartamento di Proges a Parma sono suddivisi in due poli, tutti di recentissima costruzione, di via Budellungo e via D’Antona, all’interno dei quali i gruppi portano ancora, per differenziarli, i nomi delle vie dove erano ubicati i vecchi appartamenti.
Nel polo Budellungo si trovano i gruppi appartamento “Pozzuolo” (2 persone), Euclide (4 donne), Menconi (4 ospiti) più un appartamento per le emergenze al momento occupato da una persona in un progetto di autonomia personale. Tra essi vige uno scambio continuo di progettazioni e condivisione, così come presso il polo via D’Antona, di recentissima costituzione e che rappresenta un importante investimento progettuale della cooperativa, in cui trovano posto i gruppi Chaplin (2 appartamenti in cui abitano 5 persone più 1 in emergenza), e caro (2 appartamenti in cui vivono 6 persone più un altro in cui vivono due persone in un percorso di autonomia personale).
In tutti questi appartamenti gli ospiti, supervisionati dagli operatori, sono protagonisti della presa in carico degli spazi, occupandosi, a seconda delle loro possibilità, della loro pulizia e dei vari incarichi della quotidianità, nonché in via D’Antona anche delle aree verdi circostanti.
Il servizio si è sempre caratterizzato per una situazione sostanzialmente serena, ma, anche in virtù dell’inserimento di nuove persone, negli ultimi anni stiamo operando un percorso di notevole trasformazione progettuale, che si articola su due versanti:
maggiore strutturazione di interventi socio-educativi personalizzati, chiedendo agli operatori una progettazione individuale continua e stimolante;
incentivazione di percorsi reali di autonomia personale rispetto agli utenti che hanno concrete possibilità in tal senso.
Sul primo aspetto si è creata una solida rete relazionale con Polisportiva San Severina ma pure altri partners già operativi. seppure a un livello più occasionale, come ad esempio la cooperativa la Bula, ecc.
Inoltre ogni operatore è titolare di un suo specifico laboratorio di attività che propone agli ospiti, permettendo così anche una serie di attività diversificata e stimolante non solo delegata all’esterno.
Rispetto ai percorsi di autonomia personale, la riflessione partiva dal presupposto che fosse opportuno provare a sperimentare palestre di vita per alcune persone al fine di evitare la consueta cronicizzazione dall’entrata in appartamento che, soprattutto per gli utenti più giovani, risultava ancorata a una cultura conservativa ma poco lungimirante per i bisogni e le caratteristiche dei singoli. Per questo obiettivo, con coraggio e grazie al buon rapporto di fiducia che abbiamo creato coi nostri riferimenti istituzionali (Comune di Parma, Assistenti Sociali, Amministratori di Sostegno) abbiamo inserito una ragazza in un appartamento dove vive in autonomia, e dove a breve sarà raggiunta da un’amica pressochè coetanea.
Un reale percorso di autonomia, oltre alla casa, non può prescindere dal lavoro, e ci siamo pertanto attivati, dopo un periodo di tirocinio che ha dato esiti molto positivi, per produrre una proposta di lavoro concreta in una nostra scuola.
Analoga attenzione su ogni fronte sarà destinata alla nuova inserita.
Allo stesso modo nell’appartamento ex “di servizio” presso il Polo Budellungo abbiamo inserito un signore, più avanti d’età, che dopo anni di vita in gruppo ha espresso la necessità di spazi di maggiore autonomia personale. E’ stato accontentato con un progetto ad hoc. Ovviamente, queste esperienze vengono continuamente monitorate dall’equipe allargata degli operatori e sono intese in modo aperto e dinamico, a seconda delle evoluzioni riscontrate.
In definitiva, un servizio già ben funzionante negli ultimi anni è stato attraversato da una sorta di trasformazione profonda sia a livello organizzativo che progettuale, il tutto finalizzato a garantire ai/alle nostri/e ospiti una vita il più stimolante possibile nonché aperta a ogni cambiamento e necessità di vita.
Massimiliano Ilari
Coordinatore gruppi appartamento Proges