Si intitola “Formarsi alla relazione di aiuto per la persona anziana” il corso di alta formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore tenuto dalla professoressa Marisa Musaio che ha visto Proges nella duplice veste di organizzatore e fruitore.
Davide Cortesi e Giulia Pignoli, Business Area Assistenza, hanno preso parte alla strutturazione del corso formativo portando l’esperienza diretta del lavoro di cura e assistenza alla persona propria dei servizi gestiti dalla cooperativa. In più, Giulia Pignoli e altri colleghi attivi nei servizi residenziali e\o domiciliari di Piemonte, Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna hanno partecipato alla formazione in qualità di corsisti.
“Come Business Area di Proges abbiamo avuto l’opportunità di contribuire alla progettazione di un programma che rispondesse alle esigenze specifiche dei nostri operatori” racconta Giulia Pignoli, Business Area Assistenza Proges. “Il valore aggiunto per la nostra cooperativa è significativo. In primo luogo, miglioriamo la qualità del servizio grazie alle competenze avanzate acquisite dai nostri operatori assicurando uno standard elevato e uniforme. Il corso ha infatti tenuto conto della differenziata specializzazione del personale che abita i servizi, e di come questa evidenzi il bisogno di paradigmi comuni nella relazione di aiuto e in quella di cura”.
Intervista – Giovanni Ghidini: “L’empatia come tendenza irrinunciabile nella cura della persona”
Il corso valorizza lo sviluppo professionale di tutte le figure professionali che operano all’interno dei servizi alla persona curandone le unicità, le motivazioni, l’empatia e il senso di appartenenza: un team più coeso e competente, con una formazione uniforme, è fondamentale per garantire gli elevati standard qualitativi dei servizi.
Inoltre il corso ha contribuito allo sviluppo delle capacità di leadership dei suoi partecipanti promuovendo l’innovazione all’interno di processi e metodologie operative proprie dell’organizzazione.
“L’energia e l’entusiasmo dei formatori e dei colleghi hanno alimentato la mia motivazione; mi sento rinnovata e pronta a portare questa nuova energia nel mio lavoro quotidiano. Parlo a nome anche delle mie colleghe: il percorso è stato molto stimolante, ci ha aperto tanti punti di riflessione e ci ha dato l’opportunità di maturare certe sensibilità, certe motivazioni e di sviluppare una maggiore capacità di ascolto attivo, fondamentale per costruire una relazione di aiuto e di cura efficace”.
Oltre a 32 ore di lezione online il corso prevedeva lo svolgimento di 10 ore di approfondimenti individuali, analisi pratiche e project work, un’opportunità – quest’ultima – per lavorare individualmente e coralmente su case studies specifici e, in ultimo, 8 ore di attività seminariali con laboratori narrativi svolti in presenza a Milano. FR