E’ alto il grado di soddisfazione degli ospiti e delle loro famiglie/tutori nei confronti dei servizi di Proges rivolti a persone con disabilità fisica, intellettiva o plurima.
Il giudizio complessivo, rilevato con una scala da 1 (per niente soddisfatto) a 5 (moltissimo soddisfatto), è di 4.2.
E’ questo il risultato dell’indagine di customer satisfaction che la cooperativa realizza ogni anno e nel 2023 ha coinvolto i due centri socio-riabilitativi residenziali e diurni e i gruppi appartamento di Parma e i due centri diurni socio-terapeutici di Alessandria e Lucca.
Il questionario intende anche rappresentare uno strumento di ascolto di chi vive i servizi e di raccolta di suggerimenti e spunti di miglioramento.
Sono stati distribuiti tre diversi questionari. Quelli relativi ai servizi in Emilia Romagna e Toscana sono stati costruiti sulla base dei criteri e indicatori fissati dai sistemi di accreditamento regionale.
I tre questionari presentano tutti domande chiuse e aperte; indagano aspetti comuni quali assistenza, ristorazione, pulizia e coordinamento; misurano la soddisfazione su scala metrica da “per niente soddisfatto” a “moltissimo soddisfatto”, abbinati a faccine colorate per facilitare la compilazione degli ospiti; rilevano il soggetto compilatore (ospite, famigliare/tutore); valutano la soddisfazione generale nei confronti del servizio; presentano una domanda aperta in cui poter esprimere opinioni e suggerimenti.
Alcuni commenti:
“Considerando la valutazione più che buona, non riteniamo di dover esprimere proposte e suggerimenti ulteriori.”
“Sono soddisfatta delle attività che mia figlia fa al centro.”
“Tutto è perfetto, il centro funziona a meraviglia. Unica pecca il trasporto: nel mio caso, il ragazzo al pomeriggio passa troppo tempo sul pulmino…”
La compilazione dei questionari nei gruppi appartamento è stata un’occasione per momenti di solidarietà tra gli ospiti che si sono supportati a vicenda, condividendo il lavoro e la riflessione. Ci sono stati casi in cui un ospite dettava e l’altro scriveva, quando non era l’educatore ad aiutare (“Grazie che mi aiutate quando ho problemi. Io da sola non riesco a mettere a posto i problemi, faccio fatica, ho bisogno di aiuto di operatori vicini che mi aiutano.”)
I famigliari hanno colto l’occasione offerta dai questionari per proporre azioni di miglioramento (“Per i ragazzi carrozzati che non si possono muovere con le loro gambe ci vorrebbe fisioterapia più volte alla settimana e non una sola volta. Grazie.”)
Questo canale di fiducia aperto con gli ospiti e i loro famigliari/tutori prosegue e rafforza il lavoro di Proges nei servizi.