Il magazine della cooperativa sociale Proges

Derby poetico Parma-Reggio nelle case per anziani di Proges

La poesia come linguaggio capace di muovere i sentimenti, evocare ricordi, coinvolgere in modo creativo: parte da questo presupposto il concorso di poesia lanciato dalla cooperativa Proges sul tema “Le parole che non ti ho detto” a cui parteciperanno, nella sua fase iniziale, gli ospiti di tre case di residenza per anziani in provincia di Parma e di tre in provincia di Reggio Emilia.

Al “derby poetico” partecipano le strutture “La Casa di Alberi” di Vigatto, Villa Celestina Negri di Pontetaro di Noceto, Villa Norge di Roccabianca, Le Robinie di Correggio, Villa Bertani di San Martino in Rio e Villa Annarosa di Cadelbosco di Sopra.

“Il progetto punta a stimolare negli ospiti la voglia di conoscenza della poesia (e l’interesse per la lettura più in generale) attraverso l’ascolto di pagine importanti, attivando la memoria dei versi poetici e quindi la voglia di giocare con le parole. Utilizzeremo, in particolare, i metodi e le tecniche consolidate della Blackout Poetry e della Found Poetry” premette Annalisa Pelacci, Specialist Manager Socio-Sanitaria di Proges. “Andiamo a creare uno spazio di benessere e piacevolezza che stimola fantasia e reminiscenza. Aggiungiamo musica mirata di sottofondo, così da oltrepassare idealmente i confini della struttura per connettersi con una dimensione altra in cui la persona si riappropria del proprio sé profondo e lo veicola verso l’esterno attraverso l’espressione. Durante le sessioni poetiche la musica può essere suonata anche dal vivo, con un semplice accompagnamento di chitarra, e diventare così esperienza di condivisione tramite ascolto e canto d’insieme.”

In giuria a valutare gli scritti ci sarà, tra gli altri, Luca Ariano, poeta parmigiano conosciuto anche fuori dai confini provinciali, che sul progetto spende parole significative: “La poesia è forse il genere più alto e cimentarsi con questa forma letteraria, in ogni età e condizione, è un modo per aprire la propria anima, la mente e il cuore verso il prossimo”.

I primi riscontri sono stati molto positivi. Per Giuliano, uno degli ospiti coinvolti, l’esperienza è così intesa che il tempo si dilata: “Un’ora come questa per noi è molto più di un’ora.”

“Vogliamo ampliare le prospettive del progetto e aprire le nostre strutture alla comunità circostante anche in questa occasione” aggiunge Alberto Padovani, specialist e conduttore del progetto. “E’ in programma l’organizzazione all’interno delle Case Residenza Anziani di incontri con personaggi rilevanti legati al mondo della poesia e della letteratura.”

“Progettualità come queste sono ciò a cui la cooperativa vuole tendere sempre di più, perché crediamo che animare il tempo nelle nostre residenze non significhi solo offrire momenti ludico-ricreativi, socializzanti e espressivi nelle formule più classiche, per quanto ciò sia importante e basilare, ma anche creare opportunità di fruizione e produzione culturali sia interne alla residenza (i concerti in giardino, il podcast “Radio Anche Noi”, i viaggi virtuali nella “Grande Bellezza”, i gruppi di ascolto, i cineforum, ecc.) che all’esterno, favorendo la partecipazione a eventi, spettacoli, mostre. Siamo convinti che esista un rapporto paradigmatico fra cultura e cura ben espresso da un concetto a noi caro quale ‘Cultura come cura, cura come cultura’.”

E’ su questo campo che si gioca derby poetico. AM

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