1723 persone iscritte, 19.076 € i fondi raccolti, 15 associazioni attive nella Rete, 76 volontari e volontarie sul percorso e 60 realtà del territorio tra aziende, enti e istituzioni: questi i numeri dell’undicesima edizione di Donne Corsa, che domenica 7 ottobre ha visto donne, uomini e bambini ritrovarsi per condividere i 5km di percorso lungo le vie del centro storico di Parma.
Una iniziativa promossa da CSV Emilia e dal Comune di Parma, divenuta nel corso degli anni una vera e propria rete solida composta da associazioni che lavorano insieme per la tutela delle donne e per una società in cui il genere non rappresenti più un elemento di discriminazione e i diritti siano tali per tutti.
Ed proprio a questo che i fondi raccolti verranno destinati, per realizzare progetti ed eventi finalizzati a promuovere l’equità di genere e salvaguardia dei diritti delle donne.
Proges ha deciso di sostenere l’edizione di quest’anno in qualità di sponsor, portando avanti la sua linea di welfare rivolta a progetti in favore di integrazione, inclusione e tutela dei diritti. Ma ha anche scelto di lanciare internamente una campagna di adesione indirizzata a soci e socie, che hanno risposto con grande entusiasmo. Lo stesso che portato lungo il percorso, per vivere questa esperienza fatta di sorrisi e condivisione.
“Abbiamo scelto di supportare questa iniziativa per mantenere alta l’attenzione verso temi quali tutela dei diritti ed equità di genere. Temi che rappresentano valori fondanti della mission di Proges. – sottolinea Francesca Corotti, vice presidente Proges – Riscontrare la significativa partecipazione da parte delle socie della cooperativa, che hanno risposto con convinzione, è stato un grande piacere. Un segnale che ci conferma il valore di sostenere progetti come Donne in Corsa, volti al raggiungimento di risultati concreti nei confronti della parità e tutela dei diritti. L’evento ha rappresentato un’occasione di condivisione tra colleghi, tra persone, tra realtà e con la città, tutti uniti per un obiettivo comune”.
Al termine della camminata, tra sorrisi e soddisfazione, abbiamo raccolto alcuni dei loro pensieri.
“L’ampia partecipazione mi ha fatto percepire e apprezzare il senso di comunità, soprattutto in relazione ai contenuti e all’importante scopo dell’evento, quello di porre l’accento e supportare l’equità di genere e le pari opportunità – spiega Maria Francesca Vezzosi – In questi ambiti si è riusciti a ottenere qualche progresso sia in campo pubblico sia privato, ma dove penso possano esistere ampi margini di miglioramento”.
“Partecipare a Donne in Corsa ha significato condividere un pomeriggio all’insegna della solidarietà, sostenendo le associazioni di volontariato che lavorano instancabilmente – aggiunge Chiara Ponzi – Anche io sono stata tanti anni una volontaria, quindi sono particolarmente sensibile sul tema. Oltre a questo, poter vivere il momento con le colleghe di lavoro è stato emozionante, perché sempre più in questa era digitale – e lo dico facendo parte di quel mondo dal punto di vista lavorativo – si rischia di perdere un po’ il rapporto umano, e questi pomeriggi trascorsi in compagnia fanno condividere esperienze e sensazioni, ma soprattutto aiutano a consolidare i rapporti”.
“Fin da subito, quando sono stata informata dell’iniziativa, ho apprezzato molto che Proges avesse deciso di sponsorizzarla, ma anche di mettere a disposizione dei soci e delle socie un determinato numero di kit iscrizione. – racconta Sara Lamanna – Il gruppo con cui lavoro ha aderito con entusiasmo ed è stato veramente piacevole sia essere lì in rappresentanza della cooperativa con tanti altri colleghi, sia ritrovarsi uniti con numerose altre realtà. Abbiamo molto apprezzato molto questa sensibilizzazione e vicinanza al tema”.
“Questa iniziativa, e la giornata condivisa, ha confermato quanto sia significativo che le associazioni rivolte alle donne, e le donne stesse, riescano a fare rete per portare avanti progettualità concrete in grado di dare un segnale forte rispetto all’importanza della collaborazione per arrivare a risultati di sensibilizzazione importanti. – evidenzia Sara Vecli – Noi donne viviamo una quotidianità fatta di incastri, tra famiglia, lavoro, impegni, ma nonostante tutto abbiamo la capacità di mantenere ogni cosa in equilibrio e raggiungere traguardi significativi, tutti elementi che diventa sempre più urgente riconoscere. Una equità di diritti e tutela senza confini, senza differenze. Ed è proprio questo che la condivisione dell’iniziativa mi ha trasmesso, il significato più profondo di essere lì tutte insieme, ognuna a modo suo e con il proprio passo, ma unite verso un traguardo comune”
Chiara Marando