“Sono felice di essere qui, perchè qui c’è una miniera d’oro fatta di tradizione e storie di bene. Sappiamo che tutti noi siamo angeli, qualche volta peccatori. Qui ci sono generosità, dedizione, lavoro, Fede. Venire in luoghi come questo significa ossigenarsi. Voi rappresentate ciò che ci ha preceduto e di cui vi siamo debitori.“
Con queste sentire parole il Vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto ha salutato gli ospiti delle case di residenza Gardenia e Melograno di Borgonovo in occasione della Festa dei Nonni, inaugurando, insieme alla presidente di Proges Michela Bolondi e l’assessore Fabrizio Franzini, la “trattoria” “I pé sutt al tavul” allestita dentro la struttura.
“Abbiamo ricreato un’accogliente trattoria ammobiliata con vecchie madie e credenze al cui interno sono custoditi servizi di piatti e tazzine decorati secondo il gusto ‘della nonna’, pentole di rame, pese, mestoli e suppellettili che ricordano le cascine di una volta” spiega Rosa Laino, animatrice della CRA.
L’obiettivo della “trattoria” è quello di favorire momenti di svago e di socializzazione, con gli anziani che invitano a pranzo familiari e amici in occasione di festività, compleanni, ricorrenze o ogni volta che lo desiderano, prenotando qualche giorno prima con le stesse modalità di un ristorante.
Il menù è quello quotidiano servito degli ospiti, al più integrato con un antipasto e un dolce.
Per sabato 14 ottobre la trattoria è in overbooking, con tutti i posti già riservati: il piatto forte sarà la polenta con gorgonzola o brasato.
Il Vescovo si è intrattenuto con gli ospiti nei reparti, ha scambiato battute e scattato foto.
“Monsignor Cevolotto è una persona carismatica, empatica, umile. I nostri anziani lo chiamavano perchè si avvicinasse, poi lo riconoscevano dall’anello” continua Rosa. “Ci ha promesso che tornerà in occasione della prossima visita pastorale. I famigliari hanno molto apprezzato l’iniziativa e hanno alzato il tiro: mi hanno chiesto se la prossima persona che invito sarà il Papa!”
“I pé sutt al tavul vuole portare il fuori dentro la struttura e consentire a chi sta dentro di godere di ciò che noi possiamo apprezzare fuori” sintetizza Rosa, già con la testa a programmare nuove attività per i suoi anziani.
Andrea Marsiletti
