Il magazine della cooperativa sociale Proges

Francesco Altieri (dg Proges): “I criteri ESG come driver per ripensare la rigenerazione urbana”

Riqualificazione urbana, transizione digitale, AI, energie rinnovabili ed economia circolare, inclusione sociale, partenariato pubblico privato, opportunità legate al Pnrr: è ruotata intorno a queste e altre tematiche di grande attualità la prima edizione del forum Perspective Smart City, organizzato da Gruppo Maggioli e THE PLAN, magazine internazionale di architettura e design, brand del gruppo.

L’evento, che si è svolto a Napoli dal 9 all’11 dicembre 2024, era dedicato alla città del futuro e ai suoi protagonisti, coinvolgendo la filiera completa del mondo smart city: Pubblica Amministrazione e figure politiche, attori della transizione digitale e realtà dedicate alla rigenerazione urbana come Ferrovie dello Stato e CDP, investitori e sviluppatori immobiliari, importanti e promettenti studi di architettura e ingegneria che operano a scala urbana, metropolitana e infrastrutturale, aziende del comparto smart con un elevato profilo qualitativo.

Nella giornata di martedì 10 dicembre si è tenuto il panel discussions sul tema “I criteri ESG come driver per ripensare l’infrastruttura e la rigenerazione urbana. Progettare il futuro della città a misura d’uomo”. Francesco Altieri, Direttore Generale di Proges, era tra i relatori insieme a Federico Boschi (Capo Dipartimento Energia, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Pasquale Calemme (Direttore, Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi”), Giordano Colarullo (Direttore Generale, Utilitalia), Tommaso Dal Bosco (Presidente Audis), Tommaso Diomaiuta (Responsabile Area Sud, FS Sistemi Urbani).

ESG sta per Environmental, Social and Governance e indica un vero e proprio rating, spesso conosciuto come rating di sostenibilità che esprime l’impatto ambientale, sociale e di governance di una impresa o di un’organizzazione che opera sul mercato.

“Nella parola ESG, la S di sociale è al centro ma oggi non è ‘centrale’. Quando parliamo di rigenerazione urbana il valore della S sta nel fatto che sostenibilità ambientale (E) e responsabilità d’impresa (G) non sono sufficienti a rigenerare. Gli economisti sociali ci dicono, per esempio, che bisogna passare dalla smart city alla care city, dove la smart city cerca di alleggerire l’impegno dell’abitare in città, mentre la care city favorisce l’impegno dell’uno nei confronti dell’altro. La smart city, quindi, può essere una città sostenibile, green e persino una città in cui gli attori pubblici e privati seguono criteri etici di responsabilità, ma questo non è sufficiente per rafforzare il tessuto urbano e il legame tra comunità e luoghi” ha dichiarato Altieri.

 

 

“Il Terzo Settore opera per sua mission nello spazio tra istituzioni, interessi privati e valori etici condivisi. In questo senso il Terzo Settore non è terzo perché l’ultimo dei tre, ma perché è quello che tiene insieme le tre dimensioni politica, economica e etica” ha proseguito Altieri che poi ha affrontato il tema del welfare di prossimità. “Anche quando un anziano viene efficientemente assistito al proprio domicilio da una rete capillare e multidisciplinare di servizi, si riduce il perimetro della città che vive e che conosce, l’intensità delle sue relazioni familiari o amicali. Dobbiamo sviluppare l’idea di welfare di prossimità con cui il welfare universalistico cerca una modalità per avvicinarsi per riconnettere e riannodare un patto tra persone e tra persone e città, oltre che per personalizzare i servizi,

L’intervento del direttore di Proges è stato condiviso dagli altri relatori, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento della Comunità nelle rigenerazioni urbane e sociali dal basso, le uniche in grado di risultare efficaci perchè sentite dalla città come proprie, come valore, talvolta come riscatto delle periferie. E’ stato ribadito che una città è smart non solo se è funzionale, dinamica, flessibile, efficiente e connessa ma anche se abilita all’esercizio dei diritti e delle libertà costituzionali rimanendo fruibile pure a chi smart non lo è o non lo è ancora. AM

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