Le cooperative sono imprese che mettono al centro del proprio operato le persone.
Fondano il loro lavoro su determinati valori e impostano la propria organizzazione su sette principi ben definiti, affermati nel lontano 1844 quando nacque la prima cooperativa della storia moderna, la Società dei Probi Pionieri di Rochdale, nella contea di Manchester.
Da allora tutto il mondo delle cooperative ha seguito, srotolato, tratto ispirazione e lavorato su questi sette principi. Quindi, adesione libera e volontaria, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa; controllo democratico e partecipazione economica da parte dei soci; autonomia e indipendenza; educazione, formazione e informazione nei confronti dei soci; e ancora, la cooperazione tra cooperative e l’impegno verso la collettività, elementi fondanti, al di là del periodo storico di riferimento.
Ma quanto sono ancora validi e sostenibili, alla luce del Terzo Millennio, i famosi “sette principi”? quali e come devono essere ripensati e adeguati alle nuove sfide, ad un mondo che cambia velocemente ma che ha anche seriamente bisogno di prendersi cura di se stesso. A partire dalle emergenze climatiche, dalla solidarietà, Legacoop si interroga sul futuro, e lo fa in maniera orizzontale, promuovendo azioni di confronto tra le diverse anime che la animano.
Sono nati quindi una serie di eventi, tra i quali “DA SUD A NORD, DA NORD A SUD. L’identità cooperativa per lo sviluppo sostenibile”, tavoli di confronto che ha visto unite da un filo unico, Lombardia e Sicilia. La manifestazione, ideata da Legacoop Nazionale e organizzata daLegacoop Lombardia, in connessione con Legacoop Sicilia, ha visto un primo capitolo a Milano e, ieri, un secondo incontro siciliano ospitato alle Officine NOZ ai Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo. Dopo un momento introduttivo, si sono formati otto tavoli di lavoro; il confronto è inserito nel più ampio Festival dello Sviluppo sostenibile di Asvis, rappresentato da Giulio Lo Iacono.
Se il presidente di Legacoop Lombardia, Attilio Dadda, ha voluto sottolineare l’importanza di “un Nord e un Sud uniti in maniera globale, per difendere un pianeta che ci appartiene e soprattutto appartiene alle future generazioni”, per il presidente di Legacoop Sicilia Filippo Parrino “bisogna lavorare insieme per andare avanti, verificando se i 7 principi della cooperazione siano ancora validi e sostenibili. Milano ha iniziato a parlarne, la Sicilia oggi raccoglie il testimone”. A Palermo è giunta per presenziare al dibattito, Annamaria Ricci di 4 Form Legacoop, che ha seguito i tavoli spiegando come si è deciso di “incrociare i sette principi cooperativi, con i temi della sostenibilità e della coesione sociale. E lo si fa in maniera partecipata, raccogliendo esigenze, riflessioni e richieste di tutti”. Con lei, il direttore di Legacoop Sicilia Angela Peruca che ha sottolineato “l’importanza di una discussione su temi rilevanti che ci riguardano: giusto farlo a Milano e Palermo per dire che l’Italia è unica, come unico è il movimento cooperativo”.
Qui i materiali e le interviste dell’evento “Da sud a nord, da nord a sud. L’identità cooperativa per lo sviluppo sostenibile”.