“Bambini” è la rivista più diffusa nel settore dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali.
La sua caratteristica è presentare esperienze vissute nei servizi attraverso la pubblicazione di quanto viene effettivamente realizzato con i bambini, dando voce a tutti i professionisti che si occupano di infanzia, dai docenti universitari, ai ricercatori, alle educatrici di nido e alle insegnanti di scuola dell’infanzia, e raccogliendo contributi dalle diverse discipline non solo strettamente pedagogiche.
Nata nel 1976 col nome di “Zerosei” su iniziativa della Casa Editrice Fratelli Fabbri, nel 1985 la rivista viene rilevata da Juvenilia Editrice che le dà il nome “Bambini”, per poi passare nel 2010 all’interno del gruppo editoriale Spaggiari Edizioni.
Orbene, nel numero di “Bambini” di settembre è stato pubblicato un ricco approfondimento dal titolo “Coordinare”, che ospita vecchie e nuove rubriche che accompagneranno tutte le uscite di quest’anno e contenuti di ricerca e sul campo dai servizi educativi 0/6.
“Essere all’altezza” del contrasto alla povertà educativa. Intervista a Laura Parenti
Proges e Consorzio Torino Infanzia hanno contribuito a questa edizione di “Bambini” con un articolo sul tema della formazione nel Sistema Integrato 0/6 dal titolo “Il coordinatore pedagogico tra formazione e riflessività“. Come il coordinatore può essere scintilla e linfa per la riflessività dei gruppi, al fine di costruire una visione comune 0/6? E quali buone pratiche può agire per mettersi in ascolto dei bisogni formativi dei gruppi, mantenendone viva la riflessività?
L’intervento è stato scritto da Antonella Cattaneo (responsabile padagogica servizi educativi Città di Torino, circolo didattico 2), Claudia Ciccardi (responsabile padagogica cooperativa Proges, Consorzio Torino Infanzia – area Piemonte), Sabina Colombini (coordinatrice padagogica cooperativa sociale Aldia Torino – Città Metropolitana) che hanno narrato l’esperienza della formazione congiunta tra nidi e scuole a gestione diretta e nidi in appalto.
L’articolo mette in luce anche l’importanza dell’incontro tra diverse organizzazioni al fine di creare, sempre di più, cornici pedagogiche di riferimento che facciano da sfondo a una cultura professionale condivisa. AM