Legacoopsociali ha definito il “Glossario fragile – maneggiare con cura” (scarica il testo). Si tratta di una ricerca e indagine sull’uso delle parole per le persone in condizioni di fragilità o esse stesse fragili per la realtà che raccontano: disabilità, dipendenze, salute mentale, caregiver, minori vittime di abusi, mutualismo, diversità e altro ancora.
Da un’idea del Gruppo nazionale Comunicazione di Legacoopsociali il volume vede la supervisione scientifica e i contributi di professionisti della comunicazione della cooperazione sociale e di Andrea Volterrani – Professore Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi a Università Roma Tor Vergata, Gaia Peruzzi – Professoressa associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale Sapienza Università di Roma, Elisabetta Gola – professoressa di Filosofia e teorie dei linguaggi nel Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, Raffaele Lombardi – Ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale Sapienza Università di Roma e Maria Cristina Antonucci – ricercatrice in Scienze Sociali – CNR – Irpps.
Nella presentazione del Glossario Fragile la presidente nazionale Eleonora Vanni scrive: “le parole sono lo strumento con cui ci mettiamo in relazione, sia in presenza che ‘a distanza’ e, al di là delle definizioni che si aggiornano ed evolvono nel tempo, devono essere rispettose e appropriate. Ma, poiché non è solo e tanto la parola quanto l’uso che ne viene fatto, abbiamo voluto dare un contributo, aperto e costruttivo, alla cura delle parole nella comunicazione del settore con le istituzioni, sui social, nei media e fra le persone. Legacoopsociali vuole fare la sua parte”.