Con il centro per persone con disabilità Le Mirage di Verrès (AO), gestito da Codeal tramite le cooperative sociali Leone Rosso e Le Soleil, l’Area Specialist Educazione di Proges ha attivato un percorso formativo che si è sviluppato su due annualità dal 29 maggio 2023 fino al 18 ottobre 2024.
Il percorso aveva il principale scopo di provare a ri-determinare e ri-vedere alcune attività e spazi che sono parte della proposta socio-educativa del centro.
Nel progetto presentato ai committenti aostani nel settembre 2022 si proponeva infatti un set di attività e di offerta innovato che potesse rispondere al meglio alle necessità ed esigenze di cura delle persone che quotidianamente partecipano a Le Mirage. L’équipe si è messa in gioco completamente provando con pensiero critico a rivedere le proprie proposte, cercare i perché di questi cambiamenti, confrontandosi con diversi professionisti che hanno offerto spunti e stimoli di differente tipologia.
Nella prima annualità hanno confrontato diverse riflessioni con la psicologa del Centro Sidoli di Parma Veronica Gardoni sullo “stare e so-stare delle persone” in luoghi di cura e sulla necessità di acquisire competenze per la lettura delle difficoltà delle persone più fragili per proporre percorsi adeguati; due sono stati i momenti con Giuseppe Gaiani che ha portato molte esperienze di tipo abilitativo e animativo per la cura della socialità delle persone che vivono parte della loro giornata in contesti formali (come centri e strutture), nell’ottica di ri-conoscere le persone nei loro talenti, nelle loro biografie e di farne valore ed opportunità (dalla radio web, ai tour virtuali, agli atelier d’arte e alla visita di musei e gallerie, ai concerti nei giardini, agli ambienti immersivi).
L’intero percorso è stato progettato e guidato da Ilaria Dall’olio e Sara Manzini (pedagogiste di Proges) che hanno potuto promuovere con l’équipe un approccio riflessivo orientato a condividere un linguaggio e dei significati comuni rispetto a contesti che accolgono persone con difficoltà espressive, con deficit intellettivi e talvolta anche fisici. I riferimenti proposti sono stati quelli inerenti la pedagogia speciale di A. Canevaro e al suo approccio alla complessità e all’inclusione come leva per il riconoscimento reciproco, dove i gesti di cura sono gesti educativi e gli sfondi “integratori” sono tali se divengono canovacci su cui costruire percorsi, strategie e orizzonti.
La seconda annualità è partita con una due giorni di formazione con l’architetto Mao Fusina, esperto di progettazione spaziale degli ambienti di apprendimento. Focus è stato lo spazio come dispositivo educativo e paesaggio di apprendimento, nella possibilità di attuare una Peda-Architettura o un’archipedagogia dove l’idea di spazio comunica la proposta di servizio.
Al laboratorio di immersione e pratica con materiali e proposte di esperienze è seguita presso il Centro Le Mirage una rilettura dello spazio con prove di ri-progettazione per caratterizzarne l’identità in termini di adultità delle persone beneficiarie, accessibilità, realtà d’esperienza, centri d’interesse e punti di curiosità: ripensare gli spazi e i materiali è una risorsa di progetto per sistemi coerenti pluri-articolati e pluri-sensoriali, sempre attenti al significato e alla funzione del servizio per le persone.
Si sono poi svolti nelle giornate del 17 e 18 ottobre due scambi formativi tra il Centro Le Mirage di Verrés (AO), Il Porto di Coenzo centro socio-occupazionale di Coenzo (Comune di Sorbolo – PR) e Brut outsider Lab di Milano presso gli spazi di Magnete (impresa sociale).
L’équipe socio educativa si è quindi confrontata non solo con educatori ma anche con creativi, atelieristi, psicologi, progettisti, architetti al fine di tradurre per Le Mirage un pensiero verso lo sviluppo di percorsi “ad alto tasso artistico” che fossero più mirati, meglio rispondenti alle persone che quotidianamente partecipano. Sono quindi stati visitati un laboratorio di lavorazione della pelle (scarto di lavorazione aziendale ad alta qualità), un laboratorio di cartotecnica creativa integrata da un’esperienza di costruzione di semplici aquiloni; un atelier artistico di produzione di differenti prodotti realizzati su supporti quali ceramiche, carta, pelle, tessili.