Sono stati pubblicati il documento di approfondimento sulle cooperative di comunità e l’intervista podcast a Emilio Casalini, giornalista di Rai 3 che nella trasmissione Generazione Bellezza ha raccontato alcune di queste realtà, preparati da Legacoop.
Il documento ha l’obiettivo di raccontare cosa sono, quali sono le loro peculiarità, quando e perché sono nate, come sono diffuse sul territorio italiano e che impatti hanno sulle comunità in cui operano. Racconta alcune storie significative di cooperazione di comunità, ripercorre i tentativi di legislazione nazionale sul tema che si sono susseguiti negli anni e le iniziative associative che sono state messe in campo per supportare questo modello di impresa.
In occasione della pubblicazione di questo lavoro, abbiamo intervistato Casalini, giornalista di RaiTre e conduttore della trasmissione Generazione Bellezza, che ha raccontato le storie di diverse cooperative di comunità, tra cui alcune aderenti a Legacoop. Chi meglio di lui per parlare di questo fenomeno?
Da oltre dieci anni le cooperative di comunità rappresentano un modello innovativo di impresa collettiva: si tratta di forme di mutualismo in cui i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi che, tramite il coinvolgimento della popolazione, perseguono l’obiettivo di mantenere vive e valorizzare le comunità locali a rischio di spopolamento, in alcuni casi di estinzione. Sono cooperative create “dai cittadini per i cittadini”.
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Legacoop, dopo aver riconosciuto in queste esperienze un modello innovativo di cooperazione, ha deciso di promuoverne il valore. Ha rilevato i bisogni specifici di queste cooperative e su questi bisogni ha strutturato risposte, rivolgendosi a tutta la comunità e a tutti i gruppi di cittadini che avevano interesse a rigenerare il territorio e fare cittadinanza attiva.
La presenza delle cooperative di comunità, o di un gruppo di queste, produce ricadute positive sulle comunità interessate, recuperando produzioni tradizionali e antichi mestieri, ripristinando beni ambientali e monumentali, contribuendo alla salvaguardia del territorio, valorizzando tradizioni culturali, favorendo lo sviluppo del turismo e dei ritorni stagionali, ridando valore al patrimonio abitativo, promuovendo la diffusione delle energie rinnovabili. E poi, crea occasioni di lavoro preziose per trattenere i giovani all’interno delle comunità. Queste esperienze evidenziano come la forma cooperativa sia uno strumento efficace, a disposizione dei cittadini che vogliano utilizzarlo, per reagire positivamente ai seri problemi, sociali e individuali, che le difficoltà dell’intervento pubblico e i “fallimenti del mercato” possono determinare in tante comunità del nostro Paese, in particolare in quelle in condizioni di isolamento territoriale e a rischio di spopolamento.