“Nella legge di bilancio di quest’anno presenteremo un disegno di legge delega collegato alla manovra, volto a riformare il sistema cooperativo italiano. Siamo consapevoli che, rispetto a 20 anni fa, quando avvenne l’ultimo riordino del settore, molte cose sono cambiate. Per questo è necessario un nuovo testo di razionalizzazione che, pur partendo dall’attuale impianto, introduca nuovi elementi, come il riconoscimento e la promozione di nuove forme di cooperazione che si stanno affiancando alle cooperative tradizionali, come quelle energetiche o di comunità”. Così ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il tavolo di confronto con Legacoop e i suoi associati, intitolato “Dinamiche Industriali e Imprenditorialità cooperativa: le sfide del sistema Italia”, che si è svolto a Roma nella sede del CNEL.
“In questi due anni – ha proseguito Urso – abbiamo lavorato per preservare e rafforzare il sistema cooperativo italiano. Nonostante un contesto europeo di crescita debole, l’Italia ha registrato performance migliori rispetto a Francia e Germania, e questo grazie al nostro sistema di imprese e cooperative”.
Il Ministro ha poi ricordato alcune delle iniziative intraprese dal suo dicastero, come la cancellazione di oltre 20mila cooperative inattive e il sostegno alla digitalizzazione e su sollecitazione delle imprese presenti ha promesso che sarà presentato un emendamento al prossimo Ddl sulla concorrenza che andrà a definire il rapporto tra emettitori di buoni pasto e aziende private. “Vi garantisco – ha concluso – che continueremo a lavorare insieme per promuovere un movimento cooperativo forte e innovativo, capace di affrontare le sfide del futuro”.
All’incontro organizzato da Consenso Europa, hanno partecipato realtà associative, consorzi e cooperative che si sono confrontati con il Ministro ed i dirigenti del Mimit presenti.
“Il mondo della cooperazione – ha dichiarato Simone Gamberini, Presidente di Legacoop – è certamente un attore positivo e fondamentale nel tessuto industriale italiano, con imprese cooperative leader nei loro rispettivi settori. Tuttavia, è necessario mettere queste realtà nelle condizioni di operare al meglio”.
Gamberini, dopo aver ringraziato il Ministro per la sua disponibilità a confrontarsi sulle proposte avanzate dalle centrali cooperative in materia di riforma di vigilanza, ha sollevato una serie di temi rilevanti per le cooperative, tra cui la revisione dei prezzi nell’edilizia e nei servizi, il rapporto tra pubblico e privato in ottica PNRR, la riforma della vigilanza e lo sviluppo dell’industria 5.0, il sostegno ai Workers Buyout, la legge sulle PMI, le industrie culturali e creative. “Inoltre – ha aggiunto – è fondamentale affrontare la questione della fiscalità, che incide sulla possibilità di incentivare lo sviluppo cooperativo e porterà a un aumento della pressione fiscale sulle cooperative del 17%”.
Padrone di casa il Presidente del Cnel Renato Brunetta che ha portato il suo saluto all’apertura del tavolo: “il mondo cooperativo deve avere l’orgoglio di rappresentare non un pezzo di archeologia sociale ma il futuro. Non un residuo del passato, non qualcosa di complementare, ma un modello di modernità che può e deve tornare ad essere un punto importante di riferimento. In ragione dei cambiamenti legati alle nuove tecnologie e alle grandi trasformazioni in atto, quella energetica, quella demografica, quella del mercato del lavoro. Un modello che incorpora in sé trasparenza, merito e produttività”.