“Non importa quale sia la condizione sociale, economica o culturale della famiglia: chiunque può trovarsi in situazioni di conflitto che coinvolgono i propri figli. Ecco perché questo servizio è fondamentale: offre un supporto a chiunque ne abbia bisogno, senza discriminazioni, per aiutare a ristabilire il benessere e la serenità delle famiglie in difficoltà.”
Con queste parole Thule Tagliavini, coordinatrice Proges dello Spazio Neutro di Parma, traccia una panoramica sulle azioni e i tratti distintivi di un servizio che, in un periodo di crescente fragilità sociale e familiare come quello odierno, si fa sempre più punto di riferimento per la Comunità.
Lo Spazio Neutro nasce a Parma con un obiettivo chiaro: sostenere il mantenimento della relazione tra minori, genitori e/o altri parenti o adulti in situazioni particolarmente difficili, secondo i principi enunciati dell’art. 9 della “Convenzione dei diritti dell’infanzia” per l’esercizio del diritto di visita e di relazione.
Ma cosa s’intende per “situazioni particolarmente difficili”? E come, in questo senso, lo spazio neutro è utilizzato per contribuire al dispiegamento di queste situazioni?
“Uno degli aspetti distintivi dello Spazio Neutro è la sua capacità di rispondere a diverse esigenze, distinguendo tra incontri a ‘alta’ e ‘bassa’ protezione. Gli incontri ad alta protezione sono previsti in situazioni in cui i genitori presentano fragilità significative, come nel caso di genitori con problemi psichiatrici, dipendenze da sostanze o situazioni di grave difficoltà sociale, come l’abitare per strada. In questi casi lo Spazio Neutro diventa essenziale per garantire un incontro sicuro e monitorato, con un patto che impone il rispetto delle regole e delle modalità di interazione tra genitori e figli. Questo approccio facilita un monitoraggio costante, assicurando che ogni incontro avvenga nel rispetto delle necessità dei minori. Non tutti gli incontri richiedono un alto livello di protezione, però. Vengono organizzati anche momenti più informali, a seconda della precisa situazione, come uscite al ristorante o al cinema, per restituire ai genitori e ai figli un senso di normalità e quotidianità. Questi momenti permettono di osservare i rapporti familiari in un contesto diverso e di facilitare la mediazione.”
Lo Spazio Neutro è stato progettato per offrire un ambiente in grado di favorire tranquillità e serenità durante tutti gli incontri. “Un ambiente che – dichiara la coordinatrice Proges – non ti permetta di improvvisare”.
“Organizzazione e capacità di adattarsi alle esigenze delle famiglie: questi sono i tratti distintivi. La struttura è suddivisa in diverse stanze, tra cui una grande open space e una più raccolta, che consentono di gestire più incontri contemporaneamente. Abbiamo poi giochi, scansie: possiamo scegliere cosa tirare fuori, cosa mettere in evidenza durante ogni incontro. Ci sono un cortile interno e una stanza-archivio nella quale redigere e conservare le relazioni di ogni incontro.”
Un lavoro complesso che richiede una preparazione costante. Per questo motivo, particolare attenzione è posta alla formazione professionale del team di lavoro.
“Le educatrici partecipano a corsi di formazione specifici, come quelli sulla scrittura professionale, per citarne alcuni, sulla gestione dell’alta conflittualità genitoriale e sulle problematiche legate alla segnalazione di comportamenti violenti. Inoltre i vari coordinamenti settimanali ci aiutano a gestire al meglio ogni eventuale criticità: grazie ai coordinamento con il polo sociale di riferimento, coordinamento interno Proges, coordinamento con il referente territoriale del Comune di Parma, nel tempo si è creata una forte rete di collaborazione e supporto tra tutti i professionisti che lavorano allo Spazio Neutro, una sinergia essenziale per garantire un servizio sempre più efficiente e organizzato” conclude Thule Tagliavini. FR