Chiara Allegri è la presidente di ParmaInfanzia, la società pubblico-privato (di cui la cooperativa Proges è socia al 49%) che gestisce una parte dei servizi educativi del Comune di Parma.
Abbiamo colto l’occasione dell’Assemblea di bilancio di ParmaInfanzia, per intervistarla e fare il punto sulle prossime sfide che attendono la società.
Qualche giorno fa si è tenuta l’Assemblea di bilancio, quali novità sono uscite?
Ogni anno l’assemblea di chiusura del bilancio ha l’obiettivo di valutare, insieme al collegio dei revisori, i risultati economico-finanziari raggiunti nell’anno precedente. Ricordando che ParmaInfanzia, pur essendo una Spa, non ha obiettivi strettamente lucrativi, né tantomeno di distribuzione di dividendi; lo scopo dell’Assemblea si riassume nella valutazione dell’equilibrio economico-finanziario dell’azienda, avvantaggiandosi della presenza diretta dei due soci, il Comune di Parma, rappresentato in questa occasione dall’assessora Caterina Bonetti e della cooperativa Proges, rappresentata dalla presidente Michela Bolondi.
Nel corso dell’assemblea abbiamo ripercorso a grandi linee la storia di ParmaInfanzia e l’occasione ci è stata data dalle dimissioni contestuali dell’amministratore delegato Giancarlo Anghinolfi e della presentazione del nuovo consigliere e AD Marco Papotti.
Quale pensi sia il valore aggiunto di ParmaInfanzia?
In termini tecnico-pratici vedo una grande efficienza data dalla forte specializzazione del socio operativo Proges, il cui core business sono i servizi alla persona. Questa competenza è potenziata dalla visione ad ampio raggio del socio di maggioranza, il Comune di Parma, che grazie alla sua sfera di azione riesce a individuare le tendenze e necessità delle famiglie, oltre ad anticipare i bisogni futuri dati da modifiche del tessuto sociale.
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Avete dei numeri sulla soddisfazione delle famiglie sui servizi erogati?
Tra i propri strumenti di valutazione ParmaInfanzia ha la realizzazione di un’indagine sistematica sul grado di soddisfazione delle famiglie nei confronti del servizio offerto. Tale indagine rappresenta una delle possibili modalità per l’ascolto delle famiglie ed ha come obiettivo quello di raccogliere dati di conoscenza e il grado di percezione della qualità del servizio fruito dalle famiglie.
Nell’ultima indagine di customer satisfaction, svolta a campione tra le famiglie di quattro nidi e tre scuole di infanzia, sono emersi dati incoraggianti: il 44% dei genitori ritiene l’esperienza del figlio molto soddisfacente, il 48,6% si ritiene “moltissimo soddisfatto”, il 7,1% abbastanza soddisfatto e solo lo 0,3% poco soddisfatto.
Il dato più confortante e che fa intuire l’importanza che poniamo nelle relazioni umane è il 65% di bambini che, secondo i genitori, non hanno per niente avuto difficoltà con gli educatori ed educatrici, con un 25,4% che attesta di averne avute pochissime e solo all’inizio del percorso educativo. Il 77,5% dei genitori afferma di non avere personalmente la benché minima difficoltà nell’interfacciarsi con gli educatori.
L’altro dato positivo è il senso di tranquillità che provano le famiglie nell’affidare i propri figli ai servizi ParmaInfanzia. Questo dato che si attesta al 94.6% fa capire quanto i servizi di ParmaInfanzia costituiscano una comfort zone per le famiglie.
Nonostante i buoni risultati, il nostro coordinamento pedagogico continua alacremente a lavorare per migliorare questi importanti effetti intangibili.
Su quali progetti state lavorando?
ParmaInfanzia si avvale di un coordinamento didattico formato da quattro pedagogiste coordinate da Andrea Pezzatini, direttore operativo di ParmaInfanzia. I progetti centrali vengono elaborati e valutati ex post da questo tavolo e riguardano in modo diretto i bambini e le bambine afferenti ai servizi di ParmaInfanzia che, ricordiamo, comprendono la fascia 0-6 anni.
In Consiglio di Amministrazione e con il settore di comunicazione di Proges si sta valutando il rinnovamento del sito internet in un’ottica non solo di servizio, supporto e divulgazione di informazioni sui servizi, bensì di riflessione scientifica e autoriale sui temi dell’infanzia, unita alle buone pratiche svolte e documentate nei servizi stessi.
Ormai dopo 20 anni dell’esperienza di Parmainfanzia quali sfide vedi per il futuro?
ParmaInfanzia ha ormai 20 anni e al tempo della sua costituzione venne vista come uno strumento originale e innovativo nella conduzione di servizi erogati alla società. Oggi sono tante le amministrazioni, fuori dai nostri confini, che stanno valutando o hanno da poco implementato l’esperienza mista del pubblico-privato.
Indipendentemente dalla struttura data dalle quote societarie, credo che per noi amministratori la sfida sarà considerare l’infanzia come lo specchio della società futura. Nelle nostre strutture dei nidi e delle scuole d’infanzia accudiamo, educhiamo, ci prendiamo cura con passione di coloro che formeranno e guideranno la nostra società e il nostro territorio negli anni a venire.
Oltre al forte senso di responsabilità di questa missione, dobbiamo considerare, svolgendo il nostro lavoro, che all’interno dei beneficiari dei nostri servizi avremo riflessi, sempre più, gli effetti dei processi di migrazione dai quali la nostra epoca è caratterizzata. Il grande tema dell’interculturalità e le conseguenti riflessioni sociali e scientifiche non potranno esimersi da una programmazione precisa e puntuale dei coordinamenti pedagogici, tecnici e amministrativi che da sempre conduciamo e che continueremo a produrre.
Andrea Marsiletti