Il magazine della cooperativa sociale Proges

INTERVISTA – Giancarlo Anghinolfi (dg Proges) commenta il 2023 della cooperativa e le prossime sfide

A che punto siamo?

Che periodo sta attraversando il settore dei servizi alla persona?

Com’è andato il 2023 per Proges? Cosa bisogna attendersi dal 2024?

Lo abbiamo chiesto a Giancarlo Anghinolfi, direttore generale di Proges.

Che anno è stato il 2023 per Proges?

Un altro anno faticoso, partito con gli aumenti energetici e inflattivi. Nei mesi questi costi si sono ridotti pur rimanendo quasi tripli rispetto a quelli del 2019.

Se ci guardiamo ancora più indietro dobbiamo certificare che gli ultimi quattro anni, dalla pandemia in poi, sono stati molto complessi, in particolare per il nostro settore di riferimento. Alcune Amministrazioni regionali, penso ad esempio all’Emilia Romagna, hanno supportato le cooperative attraverso delle compensazioni, da altre abbiamo ricevuto pochi sostegni. La stessa disomogeneità di comportamento l’abbia riscontrata nei Comuni.

Tutti i bilanci di Proges dal 2020 a oggi hanno risentito di queste fatiche, e se siamo riusciti a chiuderli in modo dignitoso è perchè abbiamo messo in campo impegno e competenze.

La più grande difficoltà che abbiamo affrontato, generata da fattori esterni a noi (in primis la guerra in Ucraina e poi in Israele-Palestina), è stata il costo della finanza che è aumentato di quattro volte. Per la nostra cooperativa esso incide in modo significativo, se consideriamo che ogni mese paghiamo 4.000 stipendi, i mutui delle strutture che abbiamo acquisito e dei project realizzati, e che i nostri committenti di norma pagano a 120 giorni.

Il 2023 ha portato anche la complessità della dismissione di un paio di commesse, il cui percorso era comunque già stato definito.

 

Il servizio affidi di Proges raccontato dalle sue operatrici

 

Qual è il risultato del Bilancio 2023?

Per chiudere il bilancio consolidato di Proges occorre disporre di tutti i bilanci delle società partecipate del Gruppo, quindi al momento non sono in grado di fornire i numeri precisi.

Posso dire che il bilancio 2023 è in linea con i dati del semestrale che registravano un risultato positivo, seppure inferiore al budget.

A quanto ammonta il fatturato di Proges?

Le fusioni con le cooperative Ambra e Città del Sole, oltre che le nuove acquisizioni, hanno influito sul fatturato che è passato da meno di 100 milioni di euro del 2020 a circa 170 milioni del 2023. Nel 2024 supereremo i 170 milioni, ma non di molto. Non ci interessa essere grandi in sè, diventare grandi tanto per essere grandi, ma vogliamo crescere cogliendo le positive occasioni che il mercato ci offre, raggiungere gli obiettivi fissati, garantire il lavoro ai nostri soci.

Confidando in un miglioramento del contesto, anche nel 2024 c’è da aspettarsi numeri positivi.

Anche il numero dei soci aumenta.

Sì, in questo momento Proges dispone di una forza lavoro di oltre 3.000 persone tra soci e dipendenti e arriva intorno a 4.000 se si comprendono le società del Gruppo.

Le fusioni, che hanno salvato posti di lavori e un’idealità dei servizi sociali, hanno introdotto in Proges nuove e importanti competenze, anche nel gruppo dirigente. Dentro Ambra e Città del Sole di intelligenze e capacità ne abbiamo trovate tante.

Poi c’è il tema del cambiamento della classe dirigente di Proges.

Cioè?

Stiamo lavorando a un ricambio generazionale dei dirigenti della cooperativa.

Oggi abbiamo maturato più conoscenza dei nostri limiti e delle nostre potenzialità e ciò ha permesso a noi e agli altri di leggere meglio la cooperativa e quindi di impostare il suo futuro.

Nel 2023 abbiamo proseguito l’attività di conoscenza e dialogo con alcuni fondi di investimento per la vendita dell’ACC, così come previsto fin dall’inizio. Con alcuni fondi siamo arrivati avanti, e ci siamo relazionati fino a dicembre 2023, poi per vicende esterne alla trattativa non è stato possibile concludere. Oggi ci stiamo confrontando con altri fondi. Sono fiducioso che entro il mese di aprile potranno esserci sviluppi positivi.

Mi preme sottolineare la relazione positiva che abbiamo con Legacoop, l’associazione di categoria a cui aderiamo. Nel 2023 abbiamo ottenuto un riconoscimento delle nostre attività attraverso il finanziamento di alcuni nostri progetti. Legacoop ci ha affiancato nel dramma che ci ha visti coinvolti a Milano con intelligenza e senza riserve.

 

“Diversity Inclusion – Lavoratori (Stra)ordinari”: cresce la rete dei partner di Biricca

 

A che punto è la questione dell’incendio di Casa Coniugi?

Non possiamo dimenticare quel tragico evento.

La Procura sta facendo i suoi passi. Abbiamo espresso ed esprimiamo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime. Stiamo seguendo gli sviluppi. Oggi possiamo solo attestare che tutti gli attori stanno lavorando al meglio per fare chiarezza su quella notte terribile.

Riteniamo di aver sempre operato con l’obiettivo della massima sicurezza del personale e degli ospiti.

Nel frattempo abbiamo ridefinito alcuni aspetti organizzativi sulla sicurezza per responsabilizzare ancora di più tutti i settori della cooperativa.

 

Un anno di Gruppo di Ricerca Pedagogica

 

Quali progetti sono in campo?

Nel complicato contesto che ho descritto abbiamo continuato la crescita delle nostre attività. Penso al project piemontese di Lercaro e in Valle d’Aosta con Zenit Sociale, all’investimento a Carbonara, al project di Montaione già partito. Siamo proprietari di una RSA e di una struttura psichiatrica a Pietrasanta e di tre strutture per anziani nella provincia di Reggio Emilia.

Abbiamo investito e ci stiamo qualificando in un ambito che sarà sempre più strategico per la cooperazione sociale, ovvero il settore socio-sanitario dell’assistenza domiciliare integrata. Penso ai servizi a Chieti e nelle Marche Sud dove per consolidarci abbiamo dovuto acquisire quasi 200 auto.

In Toscana stiamo svolgendo un servizio innovativo come il PIS (Pronto Soccorso Sociale) rivolto ai minori e alle fasce deboli.

Siamo tra i promotori di Magnete, una realtà all’interno dell’Adriano Community Center di Milano che sta coniugando la cura con la cultura, così come raccontato nel libro “La cultura cura. Progettare nuovi centri culturali in tempi incerti” a cura di Noemi Satta, abbiamo ParmaDaily che si occupa di comunicazione e cura il magazine del Gruppo ProgesMag.it, abbiamo un’impresa sociale, ProgesEduca, che sta proponendo un nuovo modo di fare scuola attraverso il liceo Steam.

Ma al di là dei cantieri, stiamo diventando sempre più consapevoli di ciò che siamo, stiamo imparando a creare una cultura dei servizi.

Andrea Marsiletti

Ultime notizie

Contact Us