Proges e Biricca si sono aggiudicati la gestione dl Centro riabilitativo per utenti psichici “Casa Basaglia” di Merano nella provincia autonoma di Bolzano in Alto Adige.
La gestione durerà 7 anni.
“Casa Basaglia” è aperta da vent’anni ed è una struttura di riferimento per la psichiatria di tutto il territorio.
Abbiamo intervistato Manuela Polizzi, Specialist Area Inclusione di Proges, per conoscere meglio questo servizio e i suoi sviluppi futuri.
Quali sono le tue valutazioni su questi primi mesi di gestione di Proges di “Casa Basaglia”?
Nonostante i chilometri che percorro da Milano per raggiungere Merano, non mi pesa sapere che sto andando a Casa Basaglia. È un luogo che, fin dall’inizio, ha rappresentato una sfida tanto impegnativa quanto stimolante. L’aggiudicazione della gara d’appalto da parte di Proges in ATI con Biricca ci ha permesso di iniziare la nostra attività il 1° settembre, una data sicuramente delicata poiché coincidente con un periodo critico per la gestione dei passaggi di consegne, a ridosso delle ferie estive.
Inoltre ci siamo trovati a rilevare un servizio che presentava fin da subito notevoli complessità organizzative, non ultima la presenza di un organico dimezzato rispetto a quanto previsto dal capitolato e dal progetto. Questo ha reso la sfida ancora più ambiziosa ma anche un’opportunità per dimostrare la nostra capacità di gestione e adattamento in situazioni difficili.
I primi mesi sono stati dedicati a incontri intensi e costruttivi volti sia a costruire una conoscenza reciproca con il personale e gli utenti sia a impostare il lavoro secondo i principi e le metodologie che caratterizzano l’approccio di Proges.
L’obiettivo primario è stato quello di tradurre la nostra visione progettuale in azioni concrete, valorizzando le competenze già presenti e integrandole con il nostro metodo operativo che punta alla centralità della persona, all’innovazione dei processi e alla qualità del servizio.
Questa esperienza non è stata priva di ostacoli ma ci ha permesso di costruire fondamenta solide per offrire un servizio all’altezza delle aspettative, in linea con la missione di Casa Basaglia e con i valori che Proges promuove quotidianamente.
Qual è la storia di “Casa Basaglia”?
Casa Basaglia non è solo un luogo di cura ma anche un simbolo della possibilità di trasformare la percezione della malattia mentale, favorendo la piena integrazione delle persone nel tessuto sociale e culturale della comunità. Casa Basaglia, situata a Sinigo presso Merano, è un centro di riabilitazione psichiatrica ispirato ai principi della legge Basaglia del 1978 che promosse un’assistenza psichiatrica più umana basata sulla chiusura dei manicomi e sull’integrazione territoriale. Nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Psichiatria locale e il Terzo Settore, il centro punta a reintegrare i pazienti nel contesto sociale e culturale, valorizzandone la dignità e l’autonomia.
Quali credi siano fin qui stati i punti di forza di “Casa Basaglia”?
Un anno fa, quando io e la mia collega Massarotto abbiamo visitato per la prima volta Casa Basaglia, siamo rimaste profondamente colpite dalle sue enormi potenzialità. La struttura, con i suoi laboratori, il bar e il magnifico giardino, ci ha subito trasmesso l’idea di un luogo unico, ricco di risorse e opportunità per gli utenti e il territorio.
Dal 1° settembre, quando abbiamo ufficialmente avviato il nostro lavoro, abbiamo scoperto un’altra grande ricchezza: il personale. Nonostante l’organico fosse inferiore rispetto a quanto previsto dal capitolato, abbiamo avuto la fortuna di trovare un’équipe straordinaria composta da professionisti affidabili, uniti e dotati di una grande curiosità. Questa disponibilità all’ascolto e all’apprendimento si è rivelata fondamentale per accogliere e integrare le metodologie proposte da Proges che puntano all’innovazione e al miglioramento continuo del servizio.
Grazie alla collaborazione con il personale, stiamo gradualmente trasformando le potenzialità della struttura in realtà concrete, valorizzando ogni risorsa per offrire un servizio sempre più qualificato e in linea con le esigenze degli utenti. Questo processo non riguarda solo l’implementazione di nuove pratiche ma anche il consolidamento di uno spirito di squadra che rappresenta il vero motore di ogni miglioramento.
Cosa può aggiungere Proges a questo servizio in termini di qualità e innovazione?
Uno dei primi interventi della Specialist Area Inclusione di Proges è stato sviluppare una metodologia di lavoro basata sulla co-progettazione, coinvolgendo i dipartimenti nella pianificazione e revisione delle proposte laboratoriali. Questo approccio, fondato su tecniche evidence-based, ha consentito di potenziare i percorsi riabilitativi e valorizzare il lavoro di équipe multidisciplinari creando basi solide per interventi innovativi e personalizzati.
Un altro passo significativo è stata l’introduzione del software Idego e di visori per la realtà virtuale utilizzati nella riabilitazione cognitiva e sociale. Questi strumenti permettono di creare ambienti immersivi e interattivi favorendo il coinvolgimento attivo dei pazienti e migliorando la plasticità cerebrale attraverso stimoli personalizzati. Questa tecnologia rappresenta un’evoluzione importante per i servizi con un forte impatto sulla qualità delle esperienze riabilitative e sull’autonomia degli utenti.
Andrea Marsiletti