Pro.ges. Trento è un’importante realtà del “mondo” Proges e della cooperazione trentina.
Abbiamo intervistato la presidente Mariangela Minati per conoscere meglio questa cooperativa nata nel 2014 che oggi dà lavoro a 221 dipendenti (di cui 141 soci) che producono un fatturato di circa 6 milioni di euro.
Com’è andata l’assemblea di Bilancio 2022 di Pro.ges. Trento?
Bene. Il 2022 è stato l’anno di ripartenza dopo la pandemia. Abbiamo raggiunto, e in alcuni casi superato, gli obiettivi prefissati. Tali risultati sono un’ulteriore conferma della validità del percorso strategico intrapreso nel 2021 col quale abbiamo rafforzato la nostra capacità progettuale e consolidato un ruolo importante nel contesto delle aziende che si occupano di nidi d’infanzia e minori. Oggi siamo un’azienda solida, resiliente, sostenibile, innovativa, pronta ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità future.
L’andamento positivo riguarda soprattutto la conferma della gestione di alcuni servizi quali il Magicocastello, i nidi Segno e Coredo nel Comune di Predaia, il Centro Infanzia. Ci siamo poi aggiudicati le gestioni di nuovi nidi d’infanzia nel Comune di Ledro, nella Comunità Bassa Valsugana e Tesino presso il Comune di Scurelle. Cito infine la gestione della psicomotricità nella scuola dell’infanzia Trifoglio di Laghetti di Egna in provincia di Bolzano.
Nel 2022 abbiamo continuato a lavorare considerando e divulgando gli obiettivi dell’Agenda 2030 per un mondo inclusivo e sostenibile. Tutti i nostri progetti si sono ispirati ai 17 goal in essa contenuti. In particolare abbiamo proposto alle persone che si occupano di educazione (insegnanti, educatori, amministratori e famiglie) dei webinar gratuiti sull’attenzione e la cura delle nuove generazioni. I temi affrontati dalla “Scuola della gentilezza e del coraggio” ci hanno permesso di aprire un dialogo con gli adulti che abitano il nostro territorio per promuovere un’attenzione sensibile alla crescita dei cittadini di domani.
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Qual è il rapporto tra Pro.ges. Trento e Proges?
Il legame con Proges Parma si è consolidato negli anni attraverso un costante rapporto di outsourcing e contaminazione di nuove idee e progetti. Nel Consiglio d’amministrazione sono presenti due consiglieri di Proges, Filippo Finardi (vice presidente) e Annalisa Pelacci referente per i nostri piani economici delle gare d’appalto. Altre figure importanti ruotano intorno alla nostra gestione: Michela Mattioli e Romina Malorgio dell’ufficio paghe, Gaetana Capelli ed Elisa Affanni dell’ufficio qualità, lo staff dell’ufficio personale e dell’ufficio gare. Il loro continuo sostegno e la loro competenza ci hanno permesso di raggiungere i risultati del 2022. Per questo mi sento di ringraziarli perché le loro presenze sono sempre state rispettose, discrete e professionali. Hanno compreso le nostre caratteristiche territoriali e le nostre peculiarità dovute a essere cittadini di una Provincia autonoma con spesso regole e procedure diverse dalle altre regioni. Un sentito grazie di cuore.
Quali pensi siano i punti di forza di Pro.ges. Trento e quali i margini di miglioramento?
I punti di forza di Pro.ges. Trento sono la capacità di mantenere relazioni vivaci e schiette con tutti i nostri soci e dipendenti in totale trasparenza. Vogliamo essere una cooperativa che si pone in ascolto dei colleghi e trova insieme a loro le strategie per rendere leggero il lavoro di ogni giorno. Questa è la strada che intendiamo percorrere anche nei prossimi anni per migliorare il benessere di tutti.
Che idea ti sei fatta della cooperazione trentina?
La cooperazione trentina è cambiata molto negli ultimi anni. In questo ultimo periodo abbiamo costruito un ottimo rapporto di fiducia. Le nostre serietà e professionalità ci hanno permesso di diventare interlocutori indispensabili all’interno della compagine delle cooperative che si occupano di servizi minori. Il 2022 è stato l’anno di svolta nelle relazioni con presidenza e direzione della Federazione delle cooperative trentine. Le nostre idee e proposte sono state ascoltate e condivise in un clima di fiducia e apprezzamento da ambo le parti. Come cooperativa siamo sempre stati convinti che il nostro modo di lavorare sia in grado di generare un forte impatto culturale non solo nei bambini e nella comunità ma anche nei territori nei quali siamo presenti.
Oggi Pro.ges.Trento si occupa solo di infanzia. Avete mai pensato di ampliare il vostro campo d’azione ad altri settori?
Da qualche tempo stiamo pensando di allargare gli orizzonti del nostro lavoro. Nel 2022 abbiamo ottenuto l’accreditamento per la gestione di servizi rivolti agli anziani. Per poter intraprendere questo nuovo percorso abbiamo bisogno di lavorare in stretta sinergia con Proges perché la nostra esperienza di questi anni è solo nel confronto con le nuove generazioni e le loro famiglie. Non ci spaventano le sfide, ci piace avere sempre una mente aperta alla conoscenza e alle opportunità. Amiamo la “bellezza” della conoscenza perché siamo profondamente convinti che “imparare” cose nuove dona un potere e una consapevolezza che rimane nel tempo. La conoscenza migliora il nostro impegno e imprime un diverso approccio al lavoro. Le persone diventano più sicure, trasmettono professionalità e affidabilità che a loro volta si trasformano in forza economica e serietà lavorativa. Rimanere connessi ai cambiamenti veloci nei quali siamo immersi ci permette di rispondere alla trasformazione della società in cui viviamo e imprimere quei piccoli gesti di bellezza che ci fanno essere felici e fanno felici anche le presone che ci circondano: la bellezza di essere felici ci appartiene.
Andrea Marsiletti