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La RSA Tradate presenta i libri “La magica notte di un OSS” e “I Cura Cari”

Nell’ambito del XIII Mese Mondiale dell’Alzheimer sabato 14 settembre si è tenuto l’incontro “Famiglie e professioni. Narrazioni a confronto”, un momento di riflessione e condivisione aperto a operatori e famigliari durante il quale sono stati presentati due libri: “Lunafasia. La magica notte di un OSS” di Luca Lodi, referente del servizio socio-educativo della Casa di Riposo San Gaetano di Caidate (VA), e “I Cura Cari” di Marco Annichiarico, poeta, critico musicale e autore che per alcuni anni si è preso cura della madre affetta da Alzheimer.

Il primo è un “romanzo formativo”, pubblicato da Casa Editrice Dapero, che utilizza la chiave fantasy per veicolare significati e implicazioni profondi e mai scontati sul lavoro di cura. Lunafasia è la storia di un OSS che assiste a un prodigio. In un turno di notte come tanti, grazie alla magia della Luna Blu, tutti gli anziani della Casa di Riposo in cui Camillo lavora tornano a essere giovani.
Tra loro il posto d’onore spetta a Clotilde, che non è solo un’anziana affetta da afasia ma è prima di tutto una persona con una storia, un carattere e una profonda umanità. Sarà infatti lei che, una volta ringiovanita e ritrovato il potere della parola, farà notare a Camillo tutti i limiti del sistema organizzativo della struttura.

L’intreccio narrativo è molto coinvolgente e in calce al romanzo sono inserite alcune schede di approfondimento con riflessioni e indicatori di buona cura che sono state realizzate insieme alla signora Emilia, residente della RSA in cui lavora l’autore, la quale ha curato anche la prefazione del libro.

 

 

I “Cura Cari”, pubblicato da Einaudi nella Collana “Unici”, è un romanzo altrettanto poetico e ispirato,in cui è in gioco l’esperienza di cura della propria madre. Un “romanzo-pugno” e un “romanzo-carezza” capace di commuovere e farci sorridere nello stesso rigo. Un libro innamorato, scritto da chi si è trovato senza bussola e ha cercato una via per raccontare la sua storia, trasmettendo una forma rara di serenità e conciliazione con la vita.

«Da fuori sembra tutto normale: il cognome sulla porta, il campanello dorato, un vecchio portaombrelli e uno zerbino con la scritta Welcome. Dentro è una realtà parallela dove le cose smettono di essere cose. Con quelle cose animate, con quelle cose vive, lei ci parla».

A margine della presentazione molto accorata dei due autori, con la moderazione di Giulia Dapero, si è aperto un confronto molto partecipato fra professionisti e famigliari sulla fatica, sulla bellezza e sul significato esistenziale del prendersi cura, condividendo sia cornici di senso che strategie pratiche.

L’incontro è stato organizzato e promosso dal Team socio-educativo della RSA di Tradate, composto da Paola Aldeghi ed Erica Forcellini, rispettivamente animatrice sociale ed educatrice socio-pedagogica specializzata nell’ambito dell’invecchiamento, entrambe in forza a Proges.

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