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La RSA Villa Serena diventa una sartoria di coperte per senza dimora

Un’occasione per dare una mano ma anche per mettersi nuovamente in gioco, per stimolare la manualità e, allo stesso tempo, divertirsi tra chiacchiere e risate: gli ospiti della RSA Villa Serena di Montaione hanno cominciato, da alcune settimane, a dedicarsi alla realizzazione a maglia di coperte da destinare ai senza tetto.

 

 

L’attività, che rientra nel progetto “Coperte per senza dimora” ideato dall’associazione Sheep Italia, vede il coinvolgimento di diverse persone: alcuni volontari Auser – Firenze, gli educatori della residenza e, soprattutto, un gruppo di signore ospiti (le vere protagoniste!).

“I volontari ci mettono i ferri e la lana, gli ospiti impegno e volontà ci raccontano Jonathan e Cristina, educatori di Villa Serena.

Un gruppetto di signore ospiti della struttura, sferruzzatrici accanite da sempre appassionate al lavoro a maglia, si dà appuntamento ogni mercoledì per circa un’oretta in una stanza appositamente allestita per realizzare quadrati di lana d’ogni colore, tipologia di ricamo o fantasia che, grazie all’aiuto di Sheep Italia saranno successivamente assemblati in calde coperte da donare a persone senza fissa dimora.

 

 

Dopo qualche reticenza e dubbio iniziale di non riuscire a mantenere l’impegno preso, nel giro di poco più di due settimane il tenace gruppetto di signore è riuscito a realizzare circa 10 o 15 quadratini di lana. E il loro lavoro non si esaurisce qui! Continua: “l’hanno preso come una missioneconfermano gli educatori.

Mentre lavorano le ospiti coinvolte nel progetto si confrontano e si sfidano a chi realizza il quadrotto più bello in un clima rilassato e gioviale, dove il piacere di essere partecipi e protagonisti attivi di un’iniziativa dall’impatto sociale così ampio supera qualsiasi paura o dubbio iniziale.

“Il beneficio principale che si può trarre da questa attività è sicuramente di sostegno ai senza tetto, ma quello che possiamo vedere di significativo sono anche l’attenzione e la cura delle ospiti che si tengono impegnate re-imparando a lavorare in una nuova veste o ritrovando nel farlo l’entusiasmo di un tempo”.

 

 

Cristina, collaboratrice della RSA da più di trent’anni, sottolinea come “il lavoro, il tenersi impegnati sia un pilastro fondamentale per noi e per i nostri anziani” e Paolo Profeti, direttore della RSA, conferma aggiungendo “i nostri ospiti non sono soltanto persone da assistere e da curare, sono signori e signore che hanno risorse e capacità da mettere in campo, ricchezze straordinarie che possono essere utilizzate a beneficio della collettività”.

Martina Belicchi

 

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