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L’allestimento di Magnete diviene un esempio di design su “Abitare”

Il racconto di Magnete, lo spazio di comunità all’interno dell’Adriano Community Center, continua.

Questa volta è protagonista il suo progetto di allestimento realizzato dallo studio GISTO, di cui la nota rivista di architettura e design “Abitare” riporta fotografie e descrizione.

Nel 2022 il progetto ha avuto risonanza internazionale poiché selezionato come “best practice” dalla Oslo Architecture Triennale.

Alessandro Mason, designer e docente presso le Università di Bolzano e Venezia, e Alice Cazzolato, psicologa e appassionata di psicologia dell’architettura e del design, nonché tra gli ideatori del progetto di allestimento, spiegano a ProgesMag alcuni caratteri e sfumature di significato che orbitano intorno a quella “grande astronave magnetica” atterrata nel cuore di un quartiere in cui a prevalere sono l’asfalto e il cemento.

 

 

“Siamo nella periferia di Milano, in un quartiere caratterizzato da edifici molto grandi, a una scala quasi non umana, che sembrano enormi torri isolate. Un quartiere che non ha un centro di comunità” raccontano Alice e Alessandro. “La cosa importante era dunque partire dal contesto e dire: c’è bisogno di un cambio di passo, di un immaginario diverso ma, soprattutto e prima di tutto, di un dialogo”. –photo credits: Diego Mayon-

“Il nostro progetto nasce innanzitutto dall’ascolto di tutte le realtà che avrebbero sfruttato gli spazi di  Magnete senza tuttavia slegarsi dal contesto e dalle caratteristiche del quartiere. L’obiettivo era riuscire a creare un ambiente accogliente, attrattivo e stimolante in grado di favorire la coesione sociale e la relazione tra persone”.

 

 

Come si crea uno spazio simile? Un luogo capace di generare nei residenti del quartiere Adriano un senso di attaccamento e appartenenza?

“Noi abbiamo unito la psicologia al design. Di solito il designer collabora con il designer e ci si concentra, ad esempio, sulla gamba del tavolo. Con la psicologia, invece, ci si focalizza su chi c’è intorno a quel tavolo” continuano Alice e Alessandro.

Così il team di Studio GISTO sviluppa elementi d’arredo dalle precise caratteristiche, oggetti mobili di facile utilizzo, versatili, dai materiali e colori capaci di donare un’identità ben riconoscibile e poliedrica a tutti gli spazi coinvolti, sia interni che esterni. Gli oggetti possono essere sistemati e disposti in differenti modi: per creare un open space, per inscenare uno spettacolo senza palco o uno spettacolo grande con palco, un anfiteatro, un mercatino, una festa, un cinema o un doppio laboratorio. Oggetti che non devono essere vincolati a uno spazio interno.

 

 

“Abbiamo pensato che forse il centro non deve per forza coincidere con l’edificio stesso, vogliamo che il centro sia uno spazio accessibile a tutti, una sorta di corte. Uno spazio più inclusivo, semplice, che si può vestire di elementi mobili”.

“Il progetto di allestimento non è finito” concludono Alice e Alessandro. “Bisognerà creare un allestimento che faccia da comunicazione tra il bistrot e l’auditorium in modo che siano di servizio uno all’altro. E poi espandersi verso la RSA, essere al servizio di chi vive e chi lavora in quel luogo di cura. C’è ancora del lavoro da fare ma c’è anche il desidero di continuare con molta energia”.

Il progetto di Magnete è stato realizzato da un team multidisciplinare a cui si aggiungono Pietro Lora (designer) e Luis Pimentel (Architetto). FR  

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