La crisi pandemica ha evidenziato, una volta per tutte, l’importanza di offrire servizi declinati in una dimensione territoriale. Essa è l’unica che può garantire risposte corrette e personalizzate in equilibrio tra un’adeguata lettura del bisogno e il rispetto delle autonomie e della storia di vita dell’anziano.
In questo quadro nel 2022 Proges e il Comune di Sissa-Trecasali (provincia di Parma), in collaborazione con Asp Fidenza, hanno lanciato la creazione sperimentale di una nuova figura: l’Operatore di Comunità.
L’Operatore di Comunità agisce come un vero e proprio tutor della persona anziana, un’interfaccia tra il bisogno, l’assistente sociale di riferimento e l’intera rete dell’offerta.
Il progetto ha come obiettivo primario facilitare la lettura dei bisogni inespressi (ovvero che non vengono verbalizzati al momento di esprimere il bisogno, ma sono implicitamente inclusi) attraverso un approccio d’iniziativa e mediante la creazione di relazioni personalizzate con i cittadini. Gli anziani vengono supportati nella ricerca di risposte adeguate e orientati tra le diverse opportunità offerte dalla rete dei servizi. Il fine ultimo è promuovere un invecchiamento positivo, soprattutto relativamente alla funzione cognitiva.
Il servizio non è limitato agli utenti già seguiti dai servizi, ma si rivolge alla popolazione anziana nella sua interezza. In questo senso rappresenta una preziosa opportunità di inclusione, prevenzione delle fragilità e presa in carico delle tante necessità che oggi non riescono a emergere.
La mappatura del bisogno, svolta dall’Assistente Sociale comunale, in collaborazione con l’Operatore di Comunità e il Servizio di Assistenza domiciliare del Comune (già accreditato a Proges), è funzionale all’individuazione di quelle situazioni di solitudine e/o disagio che possono trarre beneficio dal nostro progetto di intervento.
Il progetto si sviluppa poi per fasi. Nella prima fase il percorso conoscitivo della persona anziana è avviato attraverso un percorso semi-strutturato; le informazioni vengono inserite in un apposito documento riepilogativo. L’esito di questo approccio conoscitivo iniziale fornisce importanti indicazioni per la fase successiva che consiste nella definizione della progettualità meglio corrispondente alle esigenze, alle inclinazioni individuali e ai gusti dell’anziano. Il successivo obiettivo riguarda la programmazione e la realizzazione delle attività specifiche previste dai progetti individuali che sono realizzati al domicilio oppure in un ambiente appositamente attrezzato in paese; quindi si passerà alla valutazione finale del percorso, a un’indagine di customer experience e all’invio periodico dei relativi report.
Il progetto prevede la mappatura e il conseguente coinvolgimento della realtà associative, culturali, di volontariato, che arricchiscono di ulteriore valore aggiunto gli obiettivi progettuali.
Breve elenco delle attività svolte:
- Musicoterapia, guida all’ascolto: con gli anziani saranno individuati metodi e contenuti musicali appropriati, in linea con i gusti e agli obiettivi di benessere condivisi;
- Atelier Arte: consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica dei pensieri, dei vissuti e delle emozioni, valorizzando le potenzialità del paziente;
- Viaggio virtuale: un percorso per ritrovare in un “viaggio virtuale”, ricco di cultura, di immagini, di luoghi che evochino reminescenze e che stimolino il dialogo e la condivisione dei propri ricordi;
- Progetto di letture: condivisione di scritti di autori famosi per viaggiare con le parole dei personaggi e creare un percorso dilatato, pieno di stimoli e fantasia;
- Uscite personalizzate accompagnamenti in paese e nelle zone limitrofe e in luoghi di particolare interesse del territorio.
Tutte le attività sono eseguite da figure professionali qualificate alle quali sono richieste “hard skills” (conoscenza del territorio, conoscenza rete servizi, competenze tecnico-metodologiche) e “soft skills” (empatia, flessibilità, fantasia, creatività, capacità di ascolto, gestione incertezza, proattività, problem-solving, programmazione). L’Operatore di Comunità deve avere buona capacità di relazione dovendosi rapportare con l’Assistente Sociale, l’OSS, il Coordinatore attività occupazionali, lo Psicologo.
Il progetto prevede la possibilità di uno Sportello di ascolto gestito da uno psicologo che rappresenta un sostegno e una consulenza per anziani e caregiver di fronte ai disagi derivanti dall’invecchiamento.
Attualmente l’Operatore di Comunità ha preso in carico 12 persone al proprio domicilio, circa ulteriori venti hanno partecipato agli eventi periodici.
Dopo questi primi 7-8 mesi di attività possiamo ritenerci particolarmente soddisfatti in quanto il progetto si sta svolgendo con le modalità e le tempistiche previste.
I primi feedback sono senza dubbio positivi e confermano le aspettative iniziali.
Elisa Verduri