- 12.793 i minori senza tetto e senza fissa dimora in Italia nel 2021.
- Il 38% di questi bambini e ragazzi sono stranieri o apolidi.
- Sono bambine e ragazze in un caso su 2 (49%).
- Nelle 3 maggiori città italiane vive quasi la metà (44%) dei minori senza fissa dimora.
- Il diritto all’abitare è la premessa di tutte le politiche per l’inclusione sociale.
Nelle città italiane vivono circa 96.000 senza tetto e senza fissa dimora, di cui quasi 13.000 sono minorenni. Persone in povertà estrema, isolate e segnate da fragilità materiali e personali.
I nuovi dati dell’Osservatorio #Conibambini sugli under 18 senza casa in Italia (relativi al 2021), disponibili sul sito dell’impresa sociale Con i Bambini, mettono a fuoco la situazione di grande difficoltà in cui si trovano a vivere questi giovani, purtroppo spesso invisibili anche per le rilevazioni ufficiali, proprio a causa della precarietà abitativa.
Tendenzialmente nel caso dei minori si tratta soprattutto di persone senza fissa dimora, mentre appare più contenuto il fenomeno dei senza tetto, nonostante il disagio abitativo risulti tra gli ambiti più complicati in termini di reperimento di dati affidabili.
Su un totale di poco meno di 13.000 persone di minore età senza casa 6.207 sono bambine e ragazze e oltre 6.500 sono maschi. Giovani usciti da percorsi di istruzione, vulnerabili sotto molti punti di vista: condizioni di salute, dipendenze, esposizione al rischio criminalità.
Essere gruppo di lavoro. Tra ricerca, evoluzione e appartenenza
Quasi la metà degli under 18 senza tetto e senza fissa dimora (44%) si concentra nelle tre maggiori città italiane: quelli di cui è stata censita la presenza a Roma sono 3.186 (uno su 4 dei bambini e ragazzi senza casa che vivono nel nostro Paese); quasi 1.400 vivono a Milano, mentre a Napoli sono circa 1.000. In termini assoluti, seguono Cagliari (281), Foggia (248), Torino (244), Bari (226) e Marsala (223).
Va poi considerato che l’insieme dei “senza casa” non esaurisce la totalità del disagio abitativo. Non comprende infatti le famiglie che vivono in abitazioni sovraffollate, fatiscenti o a rischio morosità. Così come quelle che abitano in campi attrezzati, in insediamenti abitativi tollerati o spontanei (oggetto di un’altra rilevazione, secondo cui nel 2021 sarebbero 15.759 persone di cui circa 5.500 minori).
L’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini nasce dalla collaborazione fra l’impresa sociale Con i Bambini e la Fondazione Openpolis per promuovere un dibattito sulla condizione dei minorenni in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte. L’obiettivo è aiutare il decisore a mettere in atto politiche a sostegno dei bambini e dei ragazzi che vivono in stato di disagio, attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti a disposizione di tutti coloro che a vario titolo si confrontano sul tema della povertà educativa minorile.