Da febbraio 2023 il centro diurno della residenza sanitaria assistenziale “Casa Per Coniugi” di Milano si è arricchito di una tecnologia sperimentale d’avanguardia, uno strumento digitale in grado di offrire supporto alle persone con decadimento cognitivo.
Si chiama RITA, è un progetto pilota sviluppato da Myin.eu (My Improvement Network Europe) e si presenta come un monitor dotato di schermo touch-screen interattivo dalle molteplici funzionalità. In poche parole, un grande contenitore di strumenti multimediali pensato per intrattenere la persona con disturbi cognitivi andando a stimolarne i ricordi e la memoria.
Unendo intrattenimento a terapia, RITA assiste e stimola il ricordo e la condivisione degli eventi del passato e della propria storia attraverso l’ascolto di musica o audiolibri, la visualizzazione di immagini e filmati, ma anche attività ludiche e quiz, attività motorie, comunicazione aumentativa e molto altro.
Ce ne parlano nel dettaglio Gian Luca Ziliani, executive director di Myin.eu ed Elisa Gibelli di Myin.eu.
“RITA va visto come un grande ponte digitale di strumenti di lavoro e attività con l’obiettivo di facilitare l’esperienza di cura, di comunicazione, intrattenimento e dialogo tra l’ospite con decadimento cognitivo e un operatore sanitario o un parente. Una particolarità è l’approccio persona-centrico dell’applicazione. Oltre ad essere un ricco database di contenuti multimediali, attraverso l’applicazione è possibile creare un profilo personale per ogni ospite o residente della struttura, una sorta di “libro” in cui raccogliere informazioni, preferenze, peculiarità della persona: quale tipologia di musica riduce l’agitazione o l’angoscia, quali immagini hanno un effetto positivo contro la depressione o la noia, eventuali ricordi o memorie rievocate etc.”.
Le funzionalità dell’applicazione sono tantissime. Senza requisiti di connettività o Wi-fi, RITA mette a disposizione contenuti multimediali di vario genere pensati per intrattenere, far ricordare, far ballare, fare pensare, stimolare la memoria degli ospiti con decadimento cognitivo, sostenendoli duranti vari momenti della giornata: dalle visite di medici specializzati a momenti di crisi, isolamento o agitazione, dalla somministrazione dei pasti alla visita dei parenti. In merito a quest’ultima, RITA si rivela essere un prezioso alleato per comunicare in modo efficace tramite un sistema che sfrutta il principio di comunicazione aumentativa.
“Gli strumenti di comunicazione aumentativa sono importantissimi facilitatori tra la persona con decadimento cognitivo e il parente, la psicologa, l’OSS etc. Attraverso delle tessere grafiche selezionate sul display del dispositivo, con Rita possiamo costruire delle frasi dal preciso percorso logico. Ad esempio accostando l’immagine di una persona su una poltrona all’immagine di un caffè stiamo comunicando un’intenzione, il voler prendere un caffè insieme, in questo caso.”
RITA è uno strumento che funge da archivio, un custode digitale di ricordi rievocati dal personale della struttura e inseriti prontamente all’interno del profilo personale dell’ospite. Il risultato è una sorta di “libro dei ricordi” a disposizione di tutti i professionisti sanitari ma anche e soprattutto della famiglia.
“Si parla spesso di persona al centro ma, se non conosci la persona, come fai? RITA è uno strumento fondamentale per l’umanizzazione di chi ha difficoltà a ricordare la propria storia, a ricostruire la propria memoria. È uno strumento che stimola la memoria e nel momento in cui si rievoca un ricordo lo si archivia, si registra e si mette a disposizione di tutti per permettere una relazione più positiva e di benessere con l’altro soprattutto durante momenti di stress. È una scoperta continua, senza un filo logico-temporale” concludono Gian Luca ed Elisa.
Il progetto RITA in numeri
Secondo alcuni dati raccolti da My Improvement Network Europe in un campione di 153 strutture che hanno introdotto l’uso di RITA con i loro pazienti, il 91% delle strutture coinvolte ha segnalato un miglioramento della salute e del benessere mentale, mentre l’83% ha sperimentato un ambiente più tranquillo e un maggiore benessere.
Il 23% dei contesti ha migliorato il coinvolgimento con la famiglia e gli amici, mentre il 62% ha sperimentato un coinvolgimento efficace o estremamente efficace nel lavoro di gruppo utilizzando RITA.
Il 30% ha sperimentato un miglioramento dell’alimentazione e dell’idratazione dei propri residenti, mentre il 19% ha ridotto l’uso di farmaci PRN.
L’80% delle strutture che hanno introdotto l’uso di RITA con i loro pazienti ha registrato un aumento dell’attenzione durante l’attività, mentre il 62% ha sperimentato un miglioramento nei comportamenti difficili.
Attualmente RITA è impiegato in 25 strutture italiane tra centri diurni, servizi di assistenza domiciliare e nuclei Alzheimer, mentre in Inghilterra sono più di 1.000 le strutture che usufruiscono dello strumento digitale quotidianamente. FR