Musica e solidarietà sono un binomio vincente.
E’ stato un concerto travolgente e apprezzatissimo quello della band piacentina “Cani della Biscia” che si è tenuto sabato al Teatro Municipale di Piacenza esaurito in ogni ordine di posto.
La serata benefica ha consentito la raccolta e donazione di oltre 10.000 euro alla “Casa di Iris”, l’hospice di Piacenza gestito da Proges.
I Cani della Biscia hanno proposto il meglio della musica d’autore italiana a partire da Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Francesco Guccini e Francesco De Gregori, con escursioni nella tradizione musicale piacentina.
Sono saliti sul palco anche gli attori piacentini Liliana Palumbo e Giovanni Rosa, oltre che il vicesindaco Marco Perini.
Il concerto-evento, organizzato da Lilt, Ausl di Piacenza e Rotary Farnese in memoria degli operatori Ausl e dei soci Lilt scomparsi nell’ultimo anno, era stato presentato nei giorni scorsi dalla sindaca Katia Tarasconi, insieme alla direttrice generale dell’Ausl, Paola Bardasi, al direttore del Dipartimento di chirurgia dell’Ausl, Patrizio Capelli, a Franco Pugliese, presidente Lilt Piacenza e presidente del Rotary Farnese, e a Francesco Mastrantonio, responsabile delle relazioni esterne del Rotary Farnese.
“E’ stato fantastico! Una serata che non dimenticheremo facilmente! Grazie agli organizzatori. Grazie agli attori e ai tecnici tutti! Grazie a tutti i presenti per aver partecipato e cantato insieme a noi! Questo Teatro Municipale sold out ci rimarrà nel cuore!” dichiarano i Cani della Biscia.
L’evento è stato l’occasione anche per ricordare l’impegno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) che opera senza fini di lucro per diffondere la “cultura della prevenzione” primaria (stili e abitudini di vita: lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale, corretta e sana alimentazione, regolare attività fisica), secondaria (procedure accelerate di diagnosi sempre più precoci e terziaria (prendersi cura del malato, degli aspetti riabilitativi – fisici, psicologici, sociali ed occupazionali – e dei loro familiari), oltre che per la ricerca scientifica. AM