Il magazine della cooperativa sociale Proges

Proges è Main Sponsor della S.P.I.M. Assomensana. Intervista al presidente Giuseppe Iannoccari

Proges sarà il principale sponsor della 17esima edizione della S.P.I.M, la Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale di Assomensana, un’iniziativa di promozione sociale per la sensibilizzazione della prevenzione del declino cognitivo.

Durante l’iniziativa, in programma da 23 al 28 settembre 2024 in molteplici province italiane, specialisti di tutta Italia tra psicologi, neuropsicologi e geriatri apriranno per una settimana le porte dei loro studi professionali a tutti i cittadini che ne faranno richiesta, per fare un check-up e valutare lo stato di salute delle attività cognitive.

Ce ne parla il Dott. Giuseppe Iannoccari, Presidente Assomensana.

In cosa consiste il check-up? Come si può prenotare gratuitamente?

Ogni check-up ha la durata di circa 45 minuti ed è effettuato da specialisti del settore come psicologi, geriatri e neurologi presenti nel proprio territorio. Si basa sulla valutazione di più di dieci funzioni cognitive come, ad esempio, il ragionamento, la velocità di elaborazione e la memoria con l’obiettivo di elaborare il livello di salute di queste abilità e tracciare il profilo cognitivo di ogni utente. Attraverso il test sarà possibile identificare eventuali aree in declino.

 La prenotazione del test avviene attraverso il sito web di Assomensana. Nella pagina dedicata alla Settimana di prevenzione dell’invecchiamento mentale è presente una grafica interattiva della cartina dell’Italia attraverso la quale, selezionando la regione e la provincia di appartenenza, è possibile consultare l’elenco degli specialisti coinvolti e prenotare direttamente il proprio appuntamento”.

La 17° edizione della SPIM sarà preceduta dal convegno scientifico “LONGEVA-MENTE” in programma a Milano, presso l’Hotel Melià, il 20 settembre 2024 (giorno che precede la Giornata Mondiale dell’Alzheimer). L’evento vedrà la partecipazione e il contributo di specialisti di varie aree disciplinari in un’ottica di prevenzione del declino cognitivo e mantenimento della salute di mente e cervello.

La campagna di sensibilizzazione di Assomensana vedrà inoltre il coinvolgimento di un mezzo a quattro ruote itinerante, un camper che farà tappa nelle piazze di dieci città italiane (tra cui Parma) attraverso le regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche e Veneto. Durante le soste in città gli specialisti di Assomensana saranno impegnati in attività di informazione, sensibilizzazione e distribuzione di materiale informativo inerente all’invecchiamento cognitivo indicando gli specialisti a cui richiedere un check-up gratuito attivi nella propria provincia. Saranno inoltre organizzati incontri e conferenze aperti alla cittadinanza nelle sale e nei teatri delle città in cui si fermerà il camper.

 

 

Come è cambiato o si è evoluto nell’arco di questi ultimi vent’anni l’approccio dei cittadini alla prevenzione dell’invecchiamento mentale? Si può parlare di un aumento dell’interesse, di una maggiore sensibilizzazione al tema?

“Abbiamo riscontrato due principali macro-risultati. Il primo risulta essere un vivo interesse da parte della popolazione, la quale è molto attenta alla salute di mente e cervello ma non ha sufficienti informazioni su come e quando fare prevenzione. Spesso dinanzi a problemi di memoria e dimenticanze ci si sente rassegnati e si tende ad attribuire all’età, allo stress o alla fretta quello che ci capita. Il fatto, invece, di avere notizie e informazioni scientifiche su cosa si può fare per prevenire il declino cognitivo crea molta attenzione e molto interesse da parte del grande pubblico, tanto che nelle città in cui facciamo tappa molti specialisti ci chiedono di prolungare l’evento da una a due settimane per riuscire ad erogare tutti i check-up prenotati e soddisfare in questo modo il grande numero di richiesta pervenuto.

Il secondo aspetto riscontrato in questi ultimi anni è un abbassamento dell’età media delle persone che richiedono un check-up. Se poco tempo fa si parlava di 65 anni di età media, oggi le persone che si attivano per un controllo cognitivo hanno 50 anni. Sono soprattutto lavoratori che utilizzano la testa come strumento di lavoro, come un buon computer o un device che per essere performante necessita di aggiornamenti. Sentono la necessità di capire i punti di forza e di debolezza della propria mente e questo è un bene: tanto prima ci si attiva con check-up di prevenzione, meglio è”. FR

Ultime notizie

Contact Us