Nel mese di ottobre la cooperativa ProgesTrento ha realizzato un corso di formazione rivolto agli operatori del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino (un’area naturale protetta del Trentino–Alto Adige) con l’obiettivo di integrare le alte competenze scientifiche e naturalistiche già acquisite con una maggiore conoscenza dei bambini e dei ragazzi e del loro naturale modo di apprendere.
Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino per le sue caratteristiche si presta a favorire la nascita di percorsi esperienziali di educazione naturale e ambientale e a essere un laboratorio aperto sia per le scuole del territorio che per singole proposte per bambini.
Mariangela Minati (Pro.ges. Trento): “Siamo pronti per affrontare le nuove sfide. Insieme a Proges”
La ricerca scientifica condotta dalla cooperativa ProgesTrento ha aperto riflessioni sul concetto di “stare fuori” che non si traduce esclusivamente nel contatto tra i bambini e gli elementi della natura ma racchiude in sé molteplici elementi che emergono dall’atelier all’aria aperta: incontri inattesi, senso di stupore e di meraviglia, trasformazioni della natura e la sua variabilità, possibilità di gioco spontaneo e di movimento, autonomia e sviluppo del pensiero divergente.
Le bambine ed i bambini, infatti, nel loro stare all’aperto a contatto con la natura, diventano straordinari raccoglitori di oggetti e materiali e riempiono le loro tasche di significati, ricordi ed esperienze.
La formazione per gli educatori del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino si è sviluppata in quattro moduli.
Nel primo gli operatori hanno approfondito l’idea di bambino e le diverse teorie dell’apprendimento. In particolare è stata sottolineata l’importanza dell’apprendimento naturale attraverso il piacere del gioco spontaneo e dello sperimentarsi in attività più strutturate. E’ stata delineata un’idea di bambino competente, protagonista attivo della sua crescita, in dialogo costante con l’ambiente e le persone.
Il secondo modulo ha trattato il tema dell’outdoor education e l’utilizzo di materiali destrutturati. E’ stato trasmesso un bagaglio di competenze che li rende capaci di sviluppare progetti di educazione all’aperto, i benefici dell’outdoor, il ruolo dell’adulto, il tema dell’educazione al rischio, il recupero di materiali naturali o di scarto industriale.
Gli operatori si sono quindi sperimentati in proposte esperienziali in natura, andando a integrare gli aspetti teorici all’osservazione e all’azione diretta.
Nell’ultimo modulo i dipendenti del Parco hanno approfondito la progettazione educativa, in particolare i vari elementi quali tempi, spazi, materiali, modalità, proposte, relazioni.
“E’ stata un’esperienza arricchente per tutte le persone coinvolte e una contaminazione di saperi” ha dichiarato Mariangela Minati, presidente di ProgesTrento. “Vogliamo stimolare in bambini e adulti un pensiero ecologico attento all’ambiente e alle diverse forme di vita lo abitano. Un grazie a chi ha organizzato e progettato la formazione ma anche a tutti gli operatori coinvolti che si sono messi in gioco con grande entusiasmo“. AM