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Servizio Civile Volontario: le esperienze di Claudia e Sveva alla Comunità Alloggio “I Gelsi” di Parma

Il Servizio Civile Volontario, una importante opportunità di crescita personale e di contatto con il mondo del lavoro. Una occasione di incontro, socializzazione e formazione, che Proges supporta attraverso la strutturazione di progetti a carattere sociale in diversi ambiti di intervento: assistenziale, educativo e disabilità psichiatrica.

Proprio relativamente a quest’ultima area, nei giorni scorsi è stato presentato il risultato di un percorso portato avanti all’interno della Comunità Alloggio “I Gelsi” a Parma, struttura residenziale gestita dalla cooperativa, che accoglie persone adulte svantaggiate: l’apertura di una biblioteca di quartiere.

Si tratta di uno spazio dedicato alla cultura e al suo carattere inclusivo, interamente gestita dalla struttura stessa e aperta a tutta la cittadinanza. Lo scopo è quello di coinvolgere gli ospiti in attività di responsabilità, condivisione e socialità, sviluppando capacità di relazione e integrazione con i cittadini.

 

 

E sono state proprio due ragazze, che stanno svolgendo il loro percorso di Servizio Civile presso la struttura, a fornire un significativo apporto in fase di catalogazione e sistemazione dei volumi. Claudia e Sveva, infatti, da circa otto mesi si stanno impegnando nel loro percorso all’interno della Comunità Alloggio, vivendone le dinamiche, imparando cosa significa lavorarvi e divenire parte di un team affiatato.

 

 

Otto mesi intensi e coinvolgenti, che stanno lasciando una impronta significativa nel loro cammino di crescita. Per questo hanno voluto lasciare la loro testimonianza, raccontandone il significato più profondo.

CLAUDIA
“In questi mesi di Servizio Civile sono cambiata e cresciuta sia per quanto riguarda le competenze acquisite, sia sotto il profilo umano e personale. Inizialmente non è stato facile entrare a far parte delle vite degli ospiti della struttura, infatti in un primo momento si è dimostrato fondamentale l’aiuto della mia Olp – Operatore locale di progetto – e degli operatori che mi hanno supportato nell’acquisire una certa autonomia e nel capire come poter instaurare un rapporto con loro. Sono numerose le attività svolte insieme, dal laboratorio d’arte all’organizzazione di feste.

Nell’ultimo periodo, poi, ci siamo dedicati principalmente alla preparazione e strutturazione della nostra biblioteca, la Biblioteca Crocetta, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie a una donazione privata di libri. Siamo partiti proprio dalle basi, montando le mensole e, successivamente, passando alla sistemazione e catalogazione di tutti i volumi, al registro prestiti, alle prove per chi sarebbe diventato bibliotecario e, infine, alla organizzazione dell’inaugurazione della nostra Biblioteca. Una grande soddisfazione che ha ripagato tutti i giorni d’impegno. Sono entusiasta e soddisfatta di aver preso parte a questo progetto. Porterò sempre nel cuore questa esperienza”.

 

 

SVEVA
“Se mi chiedessero di descrivere il mio percorso come volontaria del Servizio Civile avrei da raccontare solo cose positive. I primi mesi sono stati di osservazione, poiché era importante capire come funzionasse la routine degli ospiti. All’inizio avevo un senso di disorientamento, ma dopo otto mesi posso dire con certezza di essermi integrata benissimo all’interno della loro quotidianità e il rapporto costruito è ottimo. Ormai mi sento completamente a mio agio anche nel proporre attività perché so che parteciperanno con entusiasmo.

Sicuramente il progetto più bello realizzato in questi mesi è stato quello della Biblioteca Crocetta. Possiamo dire di aver letteralmente creato da zero questa biblioteca, dagli scaffali fino alla catalogazione e inserimento delle etichette per ogni singolo libro. Il tutto con il supporto degli ospiti. La soddisfazione più grande è stata quando abbiamo inaugurato: eravamo consapevoli di aver creato qualcosa di bellissimo grazie a uno strumento, come il libro, che apre la mente. Questo percorso di Servizio Civile sta per concludersi ma so che ne uscirò più matura e arricchita, non solo grazie ai ragazzi ma anche alle persone che lavorano all’interno della Comunità Alloggio”.CM

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