Da poco si è concluso settembre, mese dedicato all’Alzheimer.
Il servizio educativo e di terapia occupazionale “ha preso alla lettera” la parola “mese” e ha deciso di dedicare ampio spazio e tempo nell’approfondire la tematica attraverso l‘organizzazione di eventi, non solo rivolti ai familiari o a agli amici della nostra residenza, ma anche e soprattutto ai nostri ospiti, per renderli consapevoli e sensibili rispetto a una malattia che colpisce da vicino alcune persone con cui si trovano a condividere la loro quotidianità.
Abbiamo progettato, ideato e proposto in equipe tre incontri dal duplice fine conoscitivo e preventivo proposti a ogni nucleo della RSA, mentre per quanto riguarda il nucleo protetto, composto da ospiti con diagnosi di Alzheimer o di grave decadimento, è stata proposta un’unica attività in quanto non era possibile attuare una proposta preventiva.
Durante il primo incontro si è posto sotto i riflettori il mondo che ruota intorno alla Malattia di Alzheimer: in cosa consiste, quali sono le aree che inizialmente vengono compromesse e come evolve il processo di decadimento e di cambiamento della persona stessa che ne è affetta.
Poiché una delle prime manifestazioni di questa patologia è la compromissione della memoria procedurale, che va a ledere l’autonomia personale, abbiamo proposto un’attività cognitiva che mirasse ad allenare tale funzione, prima individualmente e poi in gruppo.
Protagoniste del secondo incontro, invece, sono state alcune attività cognitive calibrate sul singolo tenendo conto del punteggio del Minimental State Examination (un test che valuta le funzioni cognitive): è stata consegnata agli ospiti una scheda da svolgere in autonomia per mettersi alla prova e con la possibilità di chiederne altre. Un esercizio senza tempo e senza giudizio: il motto del giorno era “mettiamoci alla prova”.
In vista del terzo incontro abbiamo proposto una diversa rideclinazione della memoria procedurale tramite attività motorie che mirassero ad allenare la memoria a breve termine, le capacità di attenzione e la memoria a lungo termine, pur svolgendo dei semplici compiti procedurali in forma ludico-motoria.
Ogni nucleo dell’RSA ha avuto modo di cimentarsi in queste attività proposte ciclicamente, in modo tale da avere un’attività differente a nucleo ogni settimana, per un totale di tre a settimana.
Nel nucleo Protetto sono stati proposti dei giochi motori di gruppo ad hoc per allenare la memoria procedurale in modo semplificato ma efficace, attività in grado di rendere gli ospiti focalizzati, attivi e in relazione tra loro, per stimolarli nel qui ed ora sulla percezione di sé e dell’altro.
Per quanto riguarda l’attività di sensibilizzazione e approfondimento sulla tematica dell’Alzheimer rivolta ai familiari abbiamo pensato e proposto tre incontri serali tenuti da professionisti di settore (uno psicologo, una neurologa e la terapista occupazionale), appuntamenti aperti a tutti i residenti di Quartiere Adriano (diffusione degli inviti tramite volantini divulgativi presso la limitrofa Adriano Sicura). Siamo rimasti sopresi della numerosa partecipazione da parte degli esterni, spesso caregiver in cerca di maggiori stimoli e spunti, e di aver dato loro qualche risposta utile per capire come accudire al meglio il proprio familiare che vive ancora a casa.
Ogni professionista ha dato ampio spazio a tematiche differenti:
- Martedì 10 settembre si è tenuta “Alzheimer e terapia occupazionale”, lezione a cura della Dott.ssa Silvia Ferraretto, terapista occupazionale di struttura.
- Giovedì 19 settembre “Approfondimenti tematici sull’Alzheimer” a cura del Dott. Luca Mauri, psicologo.
- Giovedì 26 settembre il dibattito aperto “Declino cognitivo: capire per meglio accudire” tenuto dalla Dott.ssa Barbara Bossi, neurologa, introdotta dalla Dott.ssa Claudia Galimberti, direttrice sanitaria di struttura.
Dott.sse Catena Laura e Scavello Francesca, educatrici – Dott.ssa Ferraretto Silvia, terapista occupazionale