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Tempo per le Famiglie al nido Crescere Assieme a Brescia

Morbidi angoli-lettura, tavoli colmi di materiale destrutturato da toccare e trasformare, un’area proiettore per creare giochi di luce sono alcuni degli spazi accoglienti messi a disposizione di per bambini e bambine non frequentanti i servizi educativi, insieme ai loro genitori, dal nido d’infanzia Crescere Assieme (Brescia). Si chiama Tempo per le Famiglie Crescere Assieme ed è un spazio di relazione socio-educativa per bimbi da 0 a 3 anni, un luogo pensato a misura di bambino, genitore e comunità nel quale vivere esperienze significative all’insegna della condivisione.

Tempo per le Famiglie Crescere Assieme non è né un nido d’infanzia né uno spazio giochi, ma un servizio pensato per il quartiere nel quale i bambini dagli 0 ai 3 anni possono vivere esperienze di tipo ludico-esperienziali con bimbi più piccoli e più grandi di loro. I genitori, invece, hanno la possibilità di condividere con l’educatrice e gli altri adulti presenti percorsi educativi e di crescita del proprio bambino osservandolo in un contesto sociale” racconta Luisa Saresini, coordinatrice.

 

 

Ogni ambiente è strutturato dall’educatrice in modo da poter far vivere alle famiglie vari tipi di esperienze, sollecitando la condivisione e la sperimentazione: il risultato è la costruzione di relazioni tra i bambini, tra gli adulti e tra bambini e adulti.

“L’educatrice del servizio ha il compito di fare da raccordo tra i bambini e tra le famiglie proponendo esperienze che superino il contesto genitore-bambino e che vadano in direzione della creazione di una ‘comunità allargata’: non di rado è possibile vedere un genitore che legge un libro a un bambino che non è il suo, o un adulto che porta le sue passioni all’interno del gruppo suonando la chitarra, ad esempio, dipingendo o utilizzando il giardino per giochi all’aria aperta. Il fulcro della proposta è dunque la condivisione, soprattutto dal punto di vista relazionale: si cerca di mettere in moto la creazione di un gruppo in cui c’è confronto e scambio educativo rispetto al percorso di crescita dei bambini” continua Luisa.

 

 

Non solo i bambini, dunque, sono i protagonisti di questo spazio. L’educatrice, con il suo punto di vista e le sue competenze, coinvolge i genitori incentivandoli a essere parte attiva e costruttiva di quei pomeriggi. Promuove le relazioni in un contesto in cui le famiglie sono spesso isolate.

“Un altro obiettivo è mettersi in rete col territorio, con consultori, biblioteche, servizi sociali, ATS etc., affinché le famiglie possano conoscere le risorse locali di cui potrebbero aver bisogno più vicine alla struttura” conclude la coordinatrice. FR

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