E’ stata approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna la legge sul Terzo settore.
L’obiettivo è migliorare i servizi, qualificare la spesa e operare all’insegna della sussidiarietà per politiche a basso impatto ambientale. E’ stato istituito l’Osservatorio del Terzo settore
La legge interviene a sostegno di un mondo che, lungo la via Emilia, conta oltre 500mila volontari e quasi 83mila dipendenti e che nell’ultimo triennio ha dovuto fare i conti con gli effetti della pandemia e, soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, con l’aumento dell’inflazione che ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime e di conseguenza delle bollette per luce e riscaldamento.
Punto di forza della nuova legge è l’istituzione dell’Osservatorio regionale del Terzo Settore e del Consiglio regionale del Terzo Settore.
In particolare il Consiglio regionale del Terzo Settore sarà composto dal Presidente o un suo delegato, da quattordici componenti designati, secondo procedure trasparenti e democratiche, dall’associazione degli Enti del Terzo settore più rappresentativa in Emilia-Romagna, da un rappresentante del Coordinamento regionale dei Centri di Servizi per il Volontariato e da un rappresentante dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna, infine dal presidente della commissione assembleare regionale competente o suo delegato.
Saranno, inoltre, invitati a partecipare all’attività del Consiglio tutti gli assessori regionali, o loro delegati, in relazione ai temi e agli oggetti da trattare, così come un rappresentante di ANCI Emilia-Romagna.
Il presidente della Regione, sentito il Consiglio regionale del terzo settore, indice annualmente l’Assemblea regionale del Terzo settore quale momento di confronto, verifica e proposta sulle politiche di interesse.
L’Assemblea è costituita dagli Enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore, con sede nel territorio regionale.
L’obiettivo è potenziare l’integrazione delle politiche pubbliche e delle risorse in funzione dell’innovazione delle attività, della qualificazione della spesa e della promozione di ecosistemi stabili all’interno delle comunità fondati sul principio di sussidiarietà orizzontale, su legami autentici di fiducia e di solidarietà e sulla produzione di forme di economia a impatto sociale.