Si è svolto in dicembre a Lanciano l’evento promosso da Domys. Cure domiciliari d’Abruzzo, dedicato al tema della “Assistenza domiciliare come intervento di cura globale e integrata. Il modello della ASL 2 Lanciano Vasto Chieti fra nuove prospettive ed elementi di innovazione”.
L’iniziativa, cui hanno preso parte insieme all’ASL anche la Cooperativa Sociale Proges, la Cooperativa Sociale Con.Sol. e il Gruppo Synergo, è stata l’occasione per presentare il nuovo percorso di ascolto e co-progettazione finalizzato alla stesura e alla sottoscrizione di un Patto di Cura di Comunità, destinato ai territori di Vasto, Lanciano e Chieti. Il Patto di Cura rappresenterà la piattaforma di riferimento per tutti i soggetti pubblici e privati che svolgono sul territorio servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
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Il percorso avviato oggi sarà composto, in particolare, da attività di ascolto e di ingaggio dei dipendenti delle cooperative che erogano questi servizi, degli operatori dell’ASL, delle famiglie e dei pazienti. L’obiettivo è quello di rendere più efficiente il servizio di assistenza domiciliare, rendendolo rispondente ai bisogni espressi dal territorio, valorizzando le competenze degli operatori e aumentando l’efficacia e l’innovatività dei servizi.
Giuseppe Micozzi, Responsabile medico del progetto, rileva come “l’assistenza domiciliare è una risorsa estremamente preziosa e direi unica per molti pazienti e molte famiglie, che consente di sollevarle dal peso sia economico che organizzativo di interventi anche minori ma ripetuti, come può essere un semplice prelievo o un controllo, sia di interventi continuativi e complessi come quelli riabilitativi. Ma ancora più importante poi è l’aspetto relazionale che caratterizza l’assistenza domiciliare, grazie al quale l’operatore entra all’interno delle dinamiche famigliari, delle problematiche giornaliere, entra in contatto con gli aspetti sociali e al vissuto dei pazienti e fornisce alle persone un supporto che è anche psicologico e talvolta morale”.
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Francesco Altieri, Presidente Domys e Vicedirettore di Proges, ha sottolineato come “l’assistenza domiciliare rappresenta il modello più avanzato e virtuoso di personalizzazione, di territorialità e di prossimità nell’ambito del welfare. I rapporti annuali sulla salute ci dicono che quella della domiciliarità è la strada da perseguire, puntando però sull’innovazione, dal punto di vista tecnologico e del modo in cui le cure si pensano e si agiscono. L’integrazione tra diverse professionalità all’interno di un team coordinato, per esempio, deve crescere sempre di più per rispondere ai bisogni unici di ogni paziente e di ogni famiglia, anche grazie alle nuove tecnologie. Altrettanto importante è l’integrazione tra il servizio e il territorio, attraverso l’ascolto, la collaborazione e la costruzione di un patrimonio di fiducia reciproca con le famiglie e con tutte le istituzioni. Per questo abbiamo dato l’avvio a questo percorso di coprogettazione di un Patto di Cura per la comunità, che rafforzi i nostri impegni e i nostri legami”.
Da febbraio a novembre 2023, i servizi di assistenza domiciliare offerti da Domys hanno raggiunto circa 10.250 persone nella provincia di Chieti, erogando oltre 350 mila interventi, con una media di 1060 al giorno, attraverso un team che comprende 250 professionisti, tra medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, operatori socio sanitari e psicologi. Nei dieci mesi di apertura del servizio gli operatori hanno percorso oltre 2 milioni di Km attraverso la provincia di Chieti, con una media di 8050 Km al giorno.