Si chiama “Chi trova un amico trova uno Scout” ed è un progetto di animazione intrapreso nel 2024 dalla CRA Città di Salsomaggiore in sinergia con il gruppo scout della località termale. Dopo un breve periodo di sosta si riattiva con ancora più slancio: sono sette i ragazzi e le ragazze che una volta alla settimana si dedicano con passione a un servizio di socializzazione con gli ospiti della struttura che va ben oltre il semplice intrattenimento.
Tra loro ci sono Giulia e Aldo. Lei, 18 anni, di Fidenza, porta energia e un sorriso contagioso tra gli ospiti e le ospiti più anziani chiacchierando, giocando a carte, cantando o partecipando a giochi di gruppo come “nomi, cose e città”. Lui, 17 anni, di Salsomaggiore, ogni lunedì ha appuntamento fisso con il signor Iginio per una partita di scacchi (“un valido avversario”, ci conferma Iginio), oltre ad attività di pittura, musica e conversazione.
Il valore di questa esperienza va ben oltre il gioco. I ragazzi, come raccontano Giulia e Aldo, si sentono arricchiti da questa interazione con chi ha vissuto tempi diverse, tra cui gli anni della Seconda Guerra Mondiale. “Giocare e divertirsi un po’ è un modo per distrarsi insieme,” aggiunge Giulia. “Siamo l’ultima generazione che può interagire con chi ha vissuto momenti così significativi della storia, e questa è una ricchezza enorme. Chiacchierare con signori che ci parlano della loro giovinezza è qualcosa di incredibile.”
“Qualsiasi attività socialmente utile ti arricchisce,” aggiungono i ragazzi. “Ti insegna ad avere conversazioni interessanti, anche se magari non si ricordano di te. Hanno tanto da raccontare, e non si arricchisce solo l’aspetto umano, ma anche quello culturale.”
Ma l’aspetto più significativo di questa iniziativa è l’impatto che ha sugli ospiti della casa. “Quando i nostri ospiti vedono giovani ragazzi sedersi con loro, chiacchierare o fare un gioco, l’entusiasmo è doppio,” spiega Diego De Castri, responsabile delle attività di animazione presso la CRA Città di Salsomaggiore. “Si sentono di nuovo giovani, riscoprono una parte di loro stessi che pensavano di aver perso. È un’esperienza arricchente per entrambi: i ragazzi imparano tanto dal punto di vista umano e culturale, gli ospiti si sentono di nuovo parte di un mondo giovane che, altrimenti, sarebbe troppo distante.”
Aldo e Giulia, così come gli altri ragazzi, stanno vivendo un’esperienza che, alla fine di ogni visita, lascia qualcosa di profondo in ciascuno. “Anche se questa non è un’attività per tutti” dice Aldo “una volta che ci prendi gusto, non vuoi smettere. Devi avere la voglia di farlo, ma quando inizi, ti abitui subito e ti fa sentire parte di qualcosa di più grande.”
Il progetto “Chi trova un amico trova uno Scout” della CRA Città di Salsomaggiore è un esempio concreto di come le generazioni possano imparare le une dalle altre, creando legami che vanno al di là delle parole. E, come sottolinea Diego De Castri, “aiuta la società a comprendere che le case protette sono luoghi aperti e a disposizione di tutte le generazioni.”
Francesca Riggillo